Fu portatore di valori religiosi in un periodo chiave per il futuro della fede in un'area geopolitica rilevante, ove operò in qualità di massima autorità ecclesisatica nella regione. Fu testimone e vittima diretta delle repressioni e delle violazioni dei diritti umani attuati dal regime totalitario che si stava instaurando.
Biografia
Ordinato sacerdote del Pontificio istituto missioni estere il 22 settembre 1934, l'anno successivo viene inviato in missione a Kaifeng, città della provincia cinese dello Henan. Dopo il martirio del locale vescovo Tacconi, il giovane Pollio regge le sorti della Missione che si trovava nei territori occupati dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
All'indomani della cacciata dei giapponesi, il 12 dicembre 1946 è nominato arcivescovo di Kaifeng, ricevendo l'ordinazione il successivo 13 aprile.
Nel giugno 1948 la sua regione è sconvolta dallo scontro tra nazionalisti e comunisti: questi ultimi, presa la città di Kaifeng, lo imprigionano e lo sottopongono ad un regime carcerario estremamente duro. Ricorda infatti che:
«Fui addetto ai lavori più umili, più avvilenti e ripugnanti. Insieme con ex-generale dell'esercito nazionalista, con un professore d'università e con altri detenuti dovevo impastare lo sterco con la terra, riempirne dei cesti e caricarli sui carretti.»
Nell'ottobre 1951 fa ritorno in Italia. Dopo un periodo passato presso il PIME, l'8 settembre 1960 è nominato arcivescovo di Otranto e Primate del Salento.
Il 5 febbraio 1969 è nominato arcivescovo di Salerno e amministratore perpetuo di Acerno; il 4 agosto 1973 è nominato anche vescovo di Campagna.
Colpito da una grave malattia, il 20 ottobre 1984 rassegna le dimissioni. Si trasferisce a Trentola Ducenta nella casa del Pime. Torna di nuovo a Salerno il 2 aprile 1990 per ricevere la cittadinanza onoraria, voluta all'unanimità dal Consiglio Comunale. Muore a Lecco il 13 marzo 1991 all'età di 79 anni. Il 16 marzo a Salerno si tiene il suo funerale, celebrato dal suo successore, l'arcivescovo Guerino Grimaldi. Pollio viene sepolto nella cripta della cattedrale di Salerno, a poca distanza dalla tomba dell'apostolo ed evangelistaSan Matteo.
«Mons. Gaetano Pollio va ricordato per quella sua fermezza, grazie alla quale non solo propagò la fede di Cristo con libertà e coraggio, ma anche la difese fino ad essere messo in carcere: per nulla si lasciò atterrire da minacce e pericoli.»
«Il governo potrebbe ordinare la vostra morte da un momento all'altro, ma non lo vuole, perché desidera tormentarvi a colpi di spillo e gustare la vostra morte lenta e disperata.»
Gaetano Pollio, Croce d'oro tra le sbarre, Edizioni P.I.M.E., 1960.
Valentino Izzo, Raccontare Campagna: La Cattedrale, 2007.
Gaetano Pollio, Diario del viaggio dall’Italia alla Cina ovvero da Sorrento a Kaifeng, a cura di Francesco Saverio Casa, Gennaro Galano, Giuseppe Terminiello, Con-fine edizioni, 2019