Non si hanno notizie precise riguardo alla sua nascita e origine.[1]
Emin comparve in Russia nel 1761, proclamandosi turco, ma vi sono anche vaghe notizie sulla sua nascita in Ucraina, dove a Kiev, avrebbe frequentato l'Accademia ecclesiastica.[1]
Certamente girò l'Europa, l'Asia e l'Africa: fu tra l'altro a Londra al servizio dell'ambasciatore russo.[1]
Come romanziere si dimostrò di una eccezionale produttività in un'epoca in cui la diffusione della narrativa tradotta e d'imitazione (raramente originale) aveva enorme diffusione.[1]
Risultò uno scrittore innovatore per la Russia, in quanto della sua attività fece una professione rimunerata.[1]
Spaziò in tutti i generi, anche non specificamente narrativi come in La via della salvazione (Put' k spaseniju), di trattazione mistica, oppure in Storia russa (Rossijskaja istorija) di genere storico e patriottico.[1]
Tra i suoi romanzi ottennero un buon successo le Lettere di Ernst e Doravra (Pisma Ernesty i Doravry), scritto sotto l'influenza di Jean-Jacques Rousseau, e La Fortuna incostante o le avventure di Miramondo (Nepostojannaja Fortuna ili prikju čenja Miramonda).[1]
Si dedicò anche al giornalismo con la rivistasatirica (una delle migliori del tempo) La posta infernale (Adskaja počta).[1]