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Fulvio Senardi ha studiato a Trieste dove si è laureato con una tesi sul Teatro classico fra Manierismo e Arcadia, elaborando un metodo interpretativo di taglio storicistico sotto la guida di Giuseppe Petronio, non sordo però alla specificità filologica del fatto letterario, secondo l'insegnamento di Dante Isella, le cui lezioni ha seguito a Zurigo. In seguito ha conseguito il dottorato in storia presso l’Università di Udine. Ha insegnato nei licei in Italia e presso varie Università all’estero e ha collaborato stabilmente alle riviste “Problemi”, “Studia romanica et anglica zagrabiensia”, “Nuova Corvina” e alle pagine culturali del quotidiano "Il Piccolo". Ha tenuto conferenze e seminari in numerose città e Università italiane e straniere.[1][2] Particolarmente attento ai risvolti storico-ideologici dei fatti letterari [3] ha interessi di studio e ricerca che spaziano dall’Ottocento alla contemporaneità, con particolare riguardo per la letteratura della Grande Guerra [4] e per gli autori giuliani[5], tanto i poeti[6], anche dialettali[7], quanto i narratori[8]. Ha curato una dozzina di volumi di Atti di convegni da lui organizzati (su Saba, Slataper, Benco, Tommaseo, la lirica dialettale, il pacifismo alla prova della Grande Guerra, gli scrittori e la guerra, Boris Pahor, l'impronta classicista nella cultura letteraria giuliana) e tradotto dall'inglese, dal tedesco, dal francese, dall'ungherese, fra l'altro anche la famosa lirica anti-militarista Csak égy éiszakára di Géza Gyóni [9]. Dal 2014 presiede l’Istituto giuliano di storia, cultura e documentazione di Trieste e Gorizia. È vicedirettore ad personam e collaboratore della rivista on line “Il Ponterosso”, [10], da lui cofondata insieme a Walter Chiereghin che la dirige.
^Giovanni Capecchi, Lo straniero nemico e fratello. Letteratura italiana e Grande Guerra, CLUEB, Bologna 2013, ISBN 978-88-491-3637-1
^ Tolusso, Mary B., Trieste. Antologia dei Grandi Scrittori, Biblioteca dell'immagine, Pordenone, 2012, OCLC1099935375.
^Charles Klopp, Trieste Remembered in Claudio Grisancich’s Corporeal Poetry: "Album and storie de fausta", in "Annali di Italianistica", vol. 37, n. 19
^Tolusso, Mary B. L'Album di Claudio Grisancich reinventa i ricordi con le parole, Il Piccolo, 11 dicembre 2003
^Jiri Spicka, Giani Stuparich e la guerra dei Cecoslovacchi, in Silvana Cirillo, a cura di, La Grande Guerra nella letteratura e nelle arti, Bulzoni, Roma 2017, ISBN 978-88-6897-067-3