Allo scoppio della Seconda guerra mondiale entrambi i fratelli vennero assegnati alla Luftwaffe. Walter venne assegnato allo Jagdgeschwader 26 come pilota di Bf 109, con i quali conseguì 7 vittorie, al fianco dell’asso Adolf Galland, divenendo in seguito ufficiale tecnico del reparto,[3] mentre Reimar venne addestrato come pilota di Bf 109 ma venne inquadrato in un reparto speciale di alianti che avrebbe dovuto prendere parte all’operazione Leone marino; un terzo fratello, Wolfram, venne abbattuto nei pressi di Dunkerque nel maggio 1940 a bordo del suo Heinkel He 111.[2] A causa dell’insuccesso delle operazioni in Gran Bretagna, i fratelli Horten vennero congedati dal servizio attivo e ricominciarono a progettare nuovi velivoli insieme a Ernst Udet.
Nel 1942 la Luftwaffe avanzò la richiesta di produrre un aereo sperimentale con il quale collaudare il pulsogettoArgus As 014: gli Horten valutarono che l’H V non era strutturalmente compatibile e per questo lo svilupparono nell’H VII, ma a seguito della cancellazione del progetto l’aereo venne ridisegnato con due motori a pistoni.[2]
Nel 1943 Hermann Göring emise una richiesta di fornire alla Luftwaffe un aereo in grado di trasportare 1 000 kg di bombe a 1 000 km di distanza dalle basi a 1 000 km/h: gli Horten presentarono l‘H IX, che volò per la prima volta come aliante il 1º marzo 1944 e il 2 febbraio 1945 (ufficialmente, mentre secondo Reimar volò già il 18 dicembre 1944) propulso da due Junkers Jumo 004B in luogo di due BMW 003, meno ingombranti e più potenti che però erano irreperibili. Questo velivolo fu il primo tuttala propulso da motori a getto a staccarsi da terra. Contemporaneamente, gli Horten lavorarono all’H XVIII, un bombardiere a lungo raggio parte del progetto Amerikabomber, che non venne mai costruito. Questi due aerei sono considerati i primi velivoli stealth al mondo, anche se le potenzialità non vennero comprese dai costruttori che le realizzarono senza intenzione.[4]
Dopoguerra
Dopo la guerra Reimar emigrò in Argentina dove continuò a sviluppare alianti, un prototipo di caccia supersonico e uno di addestratore con ala a delta e un aereo da trasporto. Walter rimase in Germania dove continuò a sviluppare aerei tuttala. Nel 1988 Reimar entrò in contatto con un gruppo di progettisti tedeschi con i quali fondò Horten Aircraft, un’impresa che nel 2018 presentò l’aereo da turismo HX-2, evoluzione degli ultimi due aerei progettati da Reimar, il PUL-9 e il PUL-10.[5]
Reimar è morto nella sua tenuta in Argentina il 14 marzo 1994, Walter è morto a Baden-Baden il 9 dicembre 1998.
Aerei progettati
Periodo prebellico
Horten H I: primo aliante tuttala costruito dai fratelli Horten.
Horten H VII: progettato come banco di prova per il pulsoreattore Argus As 014, venne riequipaggiato con motori a pistoni e pianificato per l’addestramento agli Ho 229.
Horten H VIII: progetto di aereo di linea mai realizzato.
Horten H IX: noto anche con la designazione RLM Ho 229, prima ala volante motorizzata a compiere un volo.
Horten H X: modello di aereo con coda convenzionale, l’unico esemplare in costruzione è stato distrutto prima dell’arrivo degli alleati.
Horten H XII: derivato dall’H IV per lo studio di profili laminari.
Horten H XIII: aliante per lo studio del volo supersonico.
Horten H XIV: prototipo di aliante derivato dall’H IV riducendolo in scala.
Horten H XVIII: proposta di bombardiere a lungo raggio mai realizzato.