La storia di Fratelli Guzzini inizia tra il 1911 e il 1912, quando Enrico Guzzini, al rientro da un viaggio in Argentina, inizia a produrre articoli in corno di bue come tabacchiere, pettini, calzascarpe e posate da insalata.
Figlio di un mezzadro della famiglia Leopardi, nel 1906 Enrico Guzzini era emigrato in Argentina per ricongiungersi al fratello Giuseppe, partito pochi mesi prima in seguito al fallimento del suo laboratorio per la fabbricazione di pipe in radica. A Buenos Aires Guzzini ritrova anche il figlio primogenito Ubaldo, da lui stesso affidato a Giuseppe perché impari, nella bottega che questi apre Oltreoceano, l'arte della lavorazione del corno, materia prima largamente impiegata a Recanati sin dalla prima metà dell'Ottocento per la produzione dei pettini.
Tornato a Recanati nel maggio 1911, nel 1912 Enrico decide di avviare un laboratorio per la fabbricazione di articoli per fumatori. Costruisce da sé alcuni degli attrezzi di lavoro, altri li riceve da un amico, produttore di pettini, che gli fornisce anche i primi pezzi di corno.[1]
Il vitello e i conigli che Guzzini alleva all'interno del piccolo opificio – sessanta metri quadrati sottratti alla propria abitazione – testimoniano il resistente rapporto che lega, nel suo come in molti altri casi nell'Italia centrale del tempo, il mondo contadino all'attività manifatturiera. Ugualmente esemplare è il ruolo rivestito dalla famiglia: nella bottega trovano infatti posto, via via, i tre figli maschi rimasti in Italia (Pierino, Mariano, Silvio), mentre sua moglie contribuisce al bilancio coltivando il terreno intorno alla casa, aprendo un piccolo negozio di alimentari al pianterreno e allevando i bachi da seta, poi venduti a una filanda vicina. In questa fase Guzzini non dispone di una rete distributiva, e tantomeno possiede le competenze per allestirne una; affida dunque la commercializzazione dei suoi prodotti a una ditta locale, quella dei fratelli Capodaglio, che si occupa principalmente della fabbricazione e dello smercio di pettini.[1]
Fino al primo dopoguerra il laboratorio conserva un'organizzazione artigianale e i prodotti si allineano ai più tradizionali articoli in corno per fumatori prodotti nella regione. I primi elementi di novità si osservano intorno alla metà degli anni venti e coincidono con l'ingresso in azienda di Pierino Guzzini. Secondogenito, aveva abbandonato la giovanile vocazione religiosa e, al termine del primo conflitto mondiale, aveva lavorato fra l'altro presso l'opificio di un cugino, fabbricante di pipe, da cui aveva mutuato l'idea di impiegare il corno per costruire non solo tabacchiere, ma anche calzascarpe e posate per insalata. Enrico Guzzini si lascia convincere dal figlio Pierino ad ampliare la gamma dei prodotti e a utilizzare 3.000 lire attinte ai risparmi di famiglia – in linea con la prassi dell'autofinanziamento che fra XIX e XX secolo presiede alle iniziative imprenditoriali della Terza Italia – nell'acquisto di nuove macchine. In breve tempo, mentre la giornata di lavoro si riduce da 12 a otto ore, il volume della produzione triplica.[1]
Nel 1929 i Guzzini assumono il loro primo agente di commercio, un rappresentante bolognese che nel volgere di poche settimane fa giungere numerosi ordini provenienti dall'Italia centro-settentrionale. Il brusco calo della domanda avvertito durante la grande depressione degli anni trenta sollecita la ditta recanatese a un'ulteriore diversificazione produttiva, cui si accompagna l'inedito impiego di un materiale economico ottenuto con i sottoprodotti del latte (la galalite), che permette di contenere i costi e dunque di moderare i prezzi di vendita delle posate. Nello stesso periodo l'imprenditore affida definitivamente la ditta – giunta a contare una ventina di addetti – ai figli Pierino e Mariano, che spostano la sede produttiva in uno stabilimento più ampio e ne modificano la ragione sociale prima in P.M. Guzzini, poi (con l'ingresso, nel 1938, del fratello Silvio) in P.M.S. Guzzini, e infine, nel 1940, in Fratelli Guzzini.[1]
L'adozione del metacrilato detto plexiglas, intrapresa già alla vigilia della seconda guerra mondiale nel 1938 e rinnovata nella fase postbellica, segna il definitivo decollo dell'impresa.[1]
Viene applicata la tecnica dello stampaggio ad aria compressa. L'azienda dà inizio alla lavorazione in serie di oggetti di varie tipologie, come mestoli, tazze, tazzine, formaggiere, insalatiere. Di quel periodo sono la tazza e il piatto decorati con i primi soggetti della Walt Disney.
Nel 1953 l'azienda acquisisce la tecnologia per la produzione delle lastre colate e dal monocolore si passa al bicolore. È proprio nei primi anni cinquanta che Giovanni e Raimondo Guzzini creano l'attuale serie Vintage.
Nel 1958 l'azienda deposita il brevetto internazionale denominato Doppiato. Nel corso degli anni cinquanta viene introdotta una piccola pressa ad iniezione per rispondere al fabbisogno di oggetti come bicchieri e cucchiaini da bibita, difficilmente riproducibili in lastra.
Le presse ad iniezione automatizzate degli anni sessanta consentono lo stampaggio dei granuli termoplastici, tecnologia che porta la Guzzini ad abbandonare gradualmente una cultura semiartigianale per la produzione seriale su vasta scala.
Prodotti
1912 – Oggetti in corno
Tabacchiera rettangolare: Oggetto con cui ha inizio l'attività dell'azienda. Contenitore per tabacco da fiuto, in corno naturale speciale di bue.
1938 – Primi oggetti in plexiglas
Posata insalata ovale a tortiglione: Cucchiaio e forchetta da insalata, progettata internamente e realizzata nel nuovo materiale plastico, il polimetilmetacrilato (Plexiglas).
Anni '50 – Brevetto lastra bicolore
Contenitore insalata: Contenitore di forma quadrata, progettato internamente, prodotto in metacrilato bicolore opalino in varie misure e per svariati usi.
Set Whisky: Set coordinato disegnato dal designer F. Charles Joosten, composto da dieci pezzi in polimetilmetacrilato (Plexiglas).
Anni '60 – Tecnologia del soffiaggio del tubo di metacrilato
Caraffa Riviera con manico in teak: Progettata da Giovanni Guzzini è realizzata tramite il soffiaggio d'aria compressa di un tubo di polimetilmetacrilato (Plexiglas).
Modulo quadrato: Servizio per party disegnato dalla designer Ornella Noorda, stampato da lastra in politilmetacrilato (Plexiglas) e serigrafato. Si compone di un vassoio rettangolare nel quale si inserisce un vassoio quadrato, il quale a sua volta contiene otto piccoli contenitori, sempre quadrati.
Carrello Massoni: Disegnato dall'architetto Luigi Massoni è caratterizzato da una struttura portante composta da tre elementi identici, dotati di rotelle, uniti fra loro da grossi bottoni, sulla quale sono appoggiati due contenitori tondi.
Anni '70 – Complemento d'arredo
Vassoio letto: Vassoio-letto pieghevole multiuso disegnato dall'Architetto Luigi Massoni dotato di gambe di sostegno a scomparsa.
Tavolo Funghetto: Progettato dal designer Dick Henseky, è un piccolo tavolo in ABS richiudibile.
Pic Boll: Servizio da pic-nic per sei persone, progettato dal designer Carlo Viglino. È costituito da un involucro composto da due semisfere-contenitori al cui interno sono riposti un servizio di piatti per sei persone (piani, piatti fondi e piatti frutta), sei bicchieri, un'oliera/acetiera, una saliera e un vassoio.
Fine anni '70 – Tecnologia dello stampaggio ad inietto-soffiaggio
Olierona Metropolitan: L'olierona viene realizzata dall'architetto Furio Minuti con la tecnologia dello stampaggio a iniezione standard che prevede, prima della fase di raffreddamento, il soffiaggio del pezzo in lavorazione; l'oggetto, non ancora solidificato, viene soffiato al suo interno con aria compressa fino al raggiungimento della forma desiderata.
Primi anni '80 – Stampaggio ad iniezione di materiale plastico bicolore
Posata insalata Line: I due elementi sono costituiti da una porzione ovalizzata incavata, raccordata a un manico composto da una parte piatta e trasparente in polimetilmetacrilato con bordi arrotondati, sulla quale s'interseca, centralmente, un fregio a rilievo, longitudinale arrotondato, realizzato in SAN. Progettato internamente.
Anni '80 – Stampaggio ad iniezione assistita da gas
Caraffa termica Tobia: La caraffa presenta, nel particolare del manico, lo stampaggio ad iniezione assistita da gas che consiste nell'introduzione di un gas inerte all'interno della massa fusa precedentemente iniettata in uno stampo. Design Studio Angeletti Ruzza.
Chef Line: Progettata dall'architetto Bruno Gecchelin, è una collezione cucina. Realizzata in polipropilene (Moplen).
Anni '90 – Multimaterialità
Tazzina caffè Feeling. Design Robin Levien.
Gildo – elettrodomestici: La collezione Gildo dell'architetto Dario Tanfoglio.
Anni '00 - Materiale plastico (ABS, SAN e PMMA)
Dolly - Bilancia conica da cucina graduata con doppia scala di misura: design dell'architetto Ennio Pasini.
2014 - Innovazione tecnica e interpretazione di altri materiali
Design e innovazione tecnica per emulare effetti del vetro artistico.
2016 - Innovazione tecnologica 3 COLOR TECH
Primi oggetti nell’ambito dei prodotti di design in materiale plastico per la casa, con effetto tricolore.
Premio Red Dot design award 2009 con Portabiancheria Ninfea (design Roberto Giacomucci) e Ceppo coltelli Latina (Angeletti Ruzza)
Premio Red Dot design award 2014 con Spatola e Pinza My Kitchen (design Continuum)
Premio Goodesign 2003
Premio Goodesign 2009 con Portabiancheria Ninfea (design Roberto Giacomucci)
Premio Goodesign 2014 con utensilerie My Kitchen (design Continuum)
V&A Victoria and Albert Museum – Londra
MoMa Museum of Modern Art – New York
Archivio
L'Archivio-Galleria Guzzini[2], è stato istituito nel 1995 con lo scopo di salvaguardare il patrimonio culturale e la documentazione storica delle tre aziende (Fratelli Guzzini, 1912, iGuzzini illuminazione, 1958, e Teuco, 1972), e in generale delle imprese del territorio recanatese, dove il gruppo opera dal 1912. Comprende, essenzialmente, tre fondi principali: iGuzzini illuminazione spa di Recanati (estremi cronologici: 1959 - 2004)[3]; Luigi Massoni, architetto e designer che ha dato un importante contributo allo sviluppo del design nel territorio marchigiano (estremi cronologici: 1967 - 1996)[4]; Sirrah srl (estremi cronologici: 1968 - 2004)[5].
Note
^abcdefGUZZINI, Enrico, su SAN - Portale degli Archivi d'Impresa. URL consultato il 15 marzo 2018.
^iGuzzini illuminazione spa, su SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 15 giugno 2018.
^Massoni Luigi, su SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 15 giugno 2018.
^Sirrah srl, su SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 15 giugno 2018.
Bibliografia
La famiglia come valore imprenditoriale, Loreto, Fimag, 2009.
F. Amatori, Per un dizionario biografico degli imprenditori marchigiani, in Storia d'Italia. Le Marche, a cura di S. Anselmi, Torino, Einaudi, 1987, pp. 521–627.
P. Guzzini, Un fascio di ricordi. Dal nulla qualcosa…, “memoriale” stilato il 10/6/1976, Recanati.
Approfondimenti
Cucine&Ultracorpi. A cura di Germano Celant. Editore Electa. Triannale Design Museum 2015
Plastic days. Materiali e design. A cura di C. Cecchini, M. Petroni. Editore: Silvana 2015
Plastiche: i materiali del possibile. Polimeri e compositi fra design e architettura. Cecilia Cecchini. Prefazione di Andrea Branzi - Alinea Editore 2014
Infinito design italiano – Moreno Gentili – Edizione Skira 2012
Disegno e Design - Brevetti e Creatività Italiana – Fondazione Valore Italia 2010
Il trasferimento di conoscenze tecnologiche nelle imprese Design-oriented, alcuni casi aziendali – Facoltà di Ingegneria - Tesi di Laurea di Silvia Cantarello – Relatore Giorgio Petroni
Design Connection between Korea and Italy – Seoul Metropolitan Government, Embassy of Italy. Publisher Jae-jin Shim 2010
Il talento dell'impresa – L'impronta Rinascimentale in dieci aziende italiane. A cura di Giovanni Lanzone e Francesco Morace. Nomos Edizioni 2010
Turismo industriale in Italia – Touring Club Italiano 2008
Multipli di cipo – Foodesign Guzzini Made in Japan. A new relationship between food experts and designers. By Aldo Colonetti 2008
Wonderful Water World – Quaranta Progetti Foodesign Guzzini e Sanpellegrino. I nuovi valori dell'acqua – a cura di Aldo Colonetti. Editrice Compositori 2006
Mo…moplen, il design delle plastiche negli anni del boom – designpress 2006
Top Marche – Guide to the excellent business of Marche region – Editrice Mondo Lavoro 2006
Multipli di Cibo – Foodesign Guzzini Made in Germany. Eine neue Beziehung zwischen Foodexperten und Desinern – Hearausgegeben von Aldo Colonetti. Editrice Compositori 2005
La Qualità dell'Abitare – Almerico De Angelis – Editoriale Modo 2005
The International Design Yearbook 2004 – Laurence King Publishing
Topbrands 2004 – Superbrands Ltd
Multipli di Cibo – Cento Progetti Foodesign Guzzini. Un nuovo rapporto tra esperti del cibo e design – a cura di Aldo Colonetti. Editrice Compositori 2004
Storia della Pentola – Eugenio Medagliani Carlo G. Valli – Bibliotheca Culinaria 2004
The Marche, Guzzini and Design – Augusto Morello – Edizione Electa 2002
Italia e Giappone: Design come stile di vita – 10 paesaggi italiani. Editore Nihon Keizai Shimbun 2001
Sottsass Associati 1980-1999 frammenti – a cura di Milco Carboni – Rizzoli 1999
Storia del disegno industriale italiano – Anty Pansera – Editori Laterza 1993