Brunner ha iniziato la sua carriera professionale come autore e disegnatore di fumetti horror per le riviste di fumetti in bianco e nero Web of Horror, Zio Tibia, Eerie e Vampirella.[3][4] Il suo lavoro più noto nei fumetti a colori è rappresentato dalla sua collaborazione con la Marvel Comics su Dottor Strange con lo sceneggiatoreSteve Engelhart, sui numeri da 9 a 14 di Marvel Premiere (luglio 1973-Marzo 1974) e sui numeri 1, 2, 4 e 5 di Doctor Strange: Master of the Mystic Arts (giugno-agosto 1974 e ottobre-dicembre 1974). In queste storie muore il mentore del Dr. Strange, l'Antico, e Strange diviene il nuovo Stregone Supremo. Nella storia di Englehart e Brunner un mago di nome Sise-Neg (che non è altro che "Genesis" scritto al contrario) viaggia all'indietro nella storia, accumulando energie magiche, fino a raggiungere l'origine dell'universo. A questo punto, divenuto onnipotente, ricrea l'universo da capo lasciando nel Dr. Strange il dubbio che questa, paradossalmente, sia la creazione originale.
Per la Marvel ha lavorato anche su storie di Howard il papero nei numeri 4 e 5 di Giant-sized Man-Thing (maggio e agosto 1975) e nei numeri 1 e 2 di Howard il papero (gennaio e marzo 1976), sulle antologieChamber of Chills, Haunt of Horror e Unknown Worlds of Science Fiction, e sulle serie The Tomb of Dracula, Man-Thing e Silver Surfer.[5]
Sempre per la Marvel Brunner ha adattato Conan il Barbaro di Robert E. Howard nella storia "The Scarlet Citadel" e ha disegnato diverse copertine per le serie Red Sonja e Savage Sword of Conan.[5]
Brunner ha collaborato con lo scrittore Michael Moorcocka un adattamento a fumetti del suo eroe Sword and sorceryElric di Melniboné sulle pagine della rivista Heavy Metal. Il fumetto è stato poi ristampato su Star Reach Greatest Hits dell'editore publisher Mike Friedrich.[5]
Dopo aver lavorato a Hollywood, Brunner è tornato brevemente ai fumetti nei primi anni 80 su Warp! della First Comics, basato sulla commedia fantascientifica passata a Broadway negli anni 70. Inoltre ha scritto e disegnato il graphic novelThe Seven Samuroid (1984), una rivisitazione fantascientifica del classico I sette samurai.[5]