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Riformula il mero elenco di attività in una prosa scorrevole, basandoti su fonti indipendenti che descrivono il personaggio in generale, ed elimina i punti promozionali, non rilevanti o con rilievo ingiustificato.
È documentarista e promotore di battaglie civili: si è battuto, ad esempio, contro l'installazione delle discariche nel Formicoso e contro la chiusura dell'ospedale di Bisaccia[senza fonte].
Nel 2009, con Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia, è stato candidato al Premio Napoli[1].
Roberto Saviano ha definito Franco Arminio «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato»[2], citando un suo passo: «Venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno»[3]. Il 29 novembre 2010 sempre Roberto Saviano legge una poesia di Arminio in prima serata su Rai 3 nella quarta e ultima puntata di Vieni via con me, nel corso di un monologo sul terremoto dell'Aquila del 2009[4].
Nel luglio 2011, con Cartoline dai morti ha vinto il premio Stephen Dedalus per la sezione "Altre scritture"[5].
Nel 2019 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria da parte del comune di Acri (CS) per l'impegno profuso nella difesa e nella valorizzazione delle aree interne[12].
Nello stesso anno si candida alla carica di sindaco di Bisaccia, arriva secondo (su due candidati) e viene eletto come capo della minoranza al consiglio comunale[13].
Per essersi distinto nelle scienze ambientali e naturalistiche, il 15 maggio 2021 gli viene assegnato il Premio Ecologia della Città di Varese 2020 dedicato a Salvatore Furia, fondatore della "Società astronomica G.V. Schiaparelli" di Varese-Campo dei Fiori[14].
^ Michele Sisto, Terracarne (recensione), su allegoriaonline.it, 2011. URL consultato il 15 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2020).