L'ecoregione è costituita da un'area di tavolato e bassi bacini fluviali ripartita tra Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam. In particolare, essa include:
in Thailandia, il vasto altopiano di Khorat, le più elevate piane del bacino fluviale del Chao Phraya, la fascia pedemontana della catena del Tenasserim e altre aree aride delle basse pendici dei Khun Tan, dei Phi Pan Nam e dei Phetchabun nel nord del Paese;
nel Laos centrale e meridionale, l'ampia vallata del sistema fluviale del Mekong;
in Cambogia, una vasta area di pianure aride nelle parti settentrionali, orientali e centro-meridionali del Paese;
in Vietnam, le regioni montagnose dell'alto corso dei fiumi Tonlé San e Srepok.[1]
L'ecoregione si estende attraverso le zone più aride dell'Indocina, che ricevono 1000–1500 mm di pioggia all'anno e sono caratterizzate da una lunga stagione secca durante la quale si verificano regolarmente incendi nel sottobosco, alcuni dei quali appiccati intenzionalmente per creare nuovi terreni agricoli o stanare la selvaggina.
Vaste aree di questa ecoregione, soprattutto in Thailandia, sono densamente popolate e vengono destinate all'agricoltura e agli insediamenti urbani.
Flora
Se in Cambogia nord-orientale rimangono vaste porzioni di foresta, buona parte dell'originale copertura decidua di dipterocarpi è oggigiorno andata perduta nelle altre aree, specialmente in Thailandia, Laos e Vietnam. Le aree forestali rimaste sono quindi caratterizzate da una grande varietà di habitat diversi e pertanto da una vasta gamma di specie arboree e di sottobosco.
Fauna
I tratti di foresta rimasti ospitano alcuni grandi mammiferi, tra cui l'elefante asiatico (Elephas maximus), il bufalo indiano (Bubalus arnee), il tameng (Rucervus eldii) e ben tre specie di bovini selvatici, il gaur (Bos gaurus), il banteng (B. javanicus) e il couprey (B. sauveli). In passato grandi branchi di questi erbivori erano diffusi in tutta le regione e venivano predati da tigri (Panthera tigris), leopardi (P. pardus), leopardi nebulosi (Neofelis nebulosa) e cuon (Cuon alpinus), ma la perdita di habitat e la caccia hanno seriamente ridotto il numero di tutti questi animali, molti dei quali sono oggi in pericolo di estinzione, come il rarissimo couprey; scomparsi dalla regione, come il rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus) e il rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis); o addirittura estinti, come il cervo di Schomburgk (Rucervus schomburgki).
Le popolazioni di rettili e anfibi richiedono ulteriori studi, ma molto probabilmente anch'esse includono specie endemiche come la tartaruga guscio molle gigante di Cantor (Pelochelys cantorii), in grave pericolo di estinzione, due gechi (Gehyra lacerata e Gekko petricolus) e lo scinco del Korat (Lygosoma koratense).
Conservazione
Azioni di conservazione attiva sono necessarie per mantenere intatti e collegati ampi tratti dell'habitat rimanente, anziché frammentarli in piccole aree. Ciò è particolarmente importante per la sopravvivenza delle restanti popolazioni di tigri in natura. Circa il 6% dell'ecoregione è protetto; le aree protette più grandi sono i santuari faunistici di Kulen Promtep, Lomphat e Phnom Prich in Cambogia e l'area nazionale di conservazione della biodiversità di Xe Piane in Laos.