Il clima dell’ecoregione è umido e molto umido, le precipitazione sono generalmente al di sopra del 1.500 mm e in alcune zone si registrano medie tra 2.000 e 3.500 mm. Nel retroterra delle bocche di Cattaro si va oltre il limite dei 4.500 mm annui a (Crkvice), che quindi risulta il posto più piovoso d’Europa e uno dei più alti nell’emisfero boreale. L’ecoregione fa parte del profilo climatico temperato secondo la classificazione di Köppen con estati umide (Cfs) e montagne con clima nevoso (Dfs). Proprio a causa dell’abbondanza della neve e alle valanghe, i biotopi alpini sono diffusi su tutte le zone sommitali; parecchi piccoli ghiacciai resistono nella zona del Durmitor e del Prokletije: i due massicci più elevati delle Alpi Dinariche.
Con le abbondanti precipitazioni e una sovrabbondanza di rocce calcaree, i fenomeni carsici sono predominanti: in Slovenia, si trovano le grotte di Postumia, tre le più ampie e visitate.
Flora
La copertura vegetale è divisa dall’altitudine in due comunità separate: la foresta di conifere a altezza superiore ai 1.200 m e la foresta mista di latifoglia che invece si sviluppa a altitudine media e bassa. Dal punto di vista della diversità vegetale, più del 10% delle specie presenti nell’ecoregione sono endemiche e alcune hanno un areale molto ridotto, tanto da essere incluse nella lista IUCN delle piante minacciate[3].
Nella porzione ricoperta dalle conifere, le specie che proliferano sono l'abete rosso, l’abete bianco, il pino nero. Alcune macchie, in Bosnia-Erzegovina, ospitano ancora delle popolazioni relitte endemiche di peccio di Serbia.
Nella porzione di foresta mista si trovano le specie vegetali più caratteristiche dell'ecoregione, appartenenti al genere Quercus, che presentano un’esuberante differenziazione: quercia, rovere, roverella, farnetto, cerro, oltre a altre latifoglie decidue come caroino, frassino, olmo, vari tigli, sorbi e aceri. In alcuni canyon resistono ancora popolazioni spontanee relitte di forsizia e lillà[1].
Fauna
Molto peculiare la presenza nelle grotte di Postumia dell’unico anfibiourodelo troglobio (= di grotta) presente nel territorio europeo: il proteo . Oltre a questa rarità, il territorio dell'ecoregione ospita una notevole biodiversità faunistica, principalmente per quanto riguarda gli uccelli. Vi si trovano infatti esemplari di gallo cedrone, grifone, falco pellegrino e gheppio comune[1].
I tre grandi carnivori sono quelli che attirano la maggiore attenzione perché, trovandosi al vertice della piramide alimentare, ne testimoniano la salute o, al contrario, la precarietà: nell'ecoregione se ne trovano popolazioni molto significative.
Il lupo presenta una popolazione stabile, valutata intorno ai 4000 esemplari[4], e l’orso bruno è molto numeroso nelle Alpi Dinariche, dove ne sono registrati più di 1000, quasi tutti in Croazia[5]. Anche la lince eurasiatica è presente nell’ecoregione, anche se la consistenza della sua popolazione è meno certa (40 esemplari in Croazia, qualche decina in Slovenia, ma una quantità sconosciuta in Bosnia ed Erzegovina)[6]; in genere, la IUCN la considera in pericolo nell’ecoregione[7].
Popolazione
La zona di montagna è poco popolata, le foreste prevalgono e in molte zone sono quasi intatte. Il lungo periodo di instabilità politica della regione ha portato a distruzioni localizzate, disboscamento e inquinamento che era di fatto impossibile controllare. Anche se la situazione non è ancora completamente normalizzata e permangono alcune tensioni di origine nazionalista, accentuate da eventi esterni[8].
Anche in questo spazio, l’Unione europea ha messo in atto dei programmi specifici per facilitare la cooperazione tra i numerosi paesi che durante un recente e prolungato periodo hanno avuto relazioni conflittuali, intervenendo attraverso il programma IPA: i programmi transfrontalieri di cooperazione., avviati nel 2007.
Conservazione
L'ecoregione è costellata di numerose aree protette, che spesso hanno confini non naturali, imposti dalla geo-politica invece che dall'ecologia; per limitare questi ostacoli e studiare in sintonia le strategie di difesa dell'ambiente, è stata istituita nel 2005 l' iniziativa Arco Dinarico (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).. A oggi, l'ecoregione possiede numerosi parchi nazionali: