La Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro è un ente privato senza fini di lucro, nato nel 1965 grazie all'iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto dei tumori di Milano, fra cui il prof. Umberto Veronesi, il prof. Giuseppe della Porta e al sostegno di alcuni imprenditori milanesi, tra i quali Aldo Borletti (La Rinascente), Luciano Lanfranconi (Distillerie Lanfranconi), Camilla Ciceri Falck (acciaierie Falck) che ne diventa presidente; inizialmente l'associazione assume il nome Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
Su proposta della Pirelli entra nel Consiglio anche Guido Venosta in qualità di vicepresidente e poi, dal 1976, di presidente. Con quelle cariche Guido Venosta la sviluppa e la gestisce fino al 1996, anno in cui ne diventa presidente onorario.[1]. Dal 2014 presidente dell'AIRC è Pier Giuseppe Torrani.[2] e nel 2019 diviene una Fondazione.
Attività
Dall'anno della sua nascita AIRC si impegna a:
raccogliere fondi e finanziare progetti di ricerca oncologici svolti presso laboratori universitari, ospedali e istituti scientifici;
assegnare borse di studio a giovani ricercatori in modo da migliorare le loro conoscenze e abilità;
coinvolgere ed informare il pubblico sui progressi compiuti dalla ricerca oncologica.
Ogni anno AIRC, a seguito di un lavoro di valutazione che viene effettuato dal comitato tecnico-scientifico (composto da scienziati oncologi provenienti da tutta Italia, affiancati da più di 600 ricercatori stranieri), provvede a distribuire i fondi raccolti tra i progetti di ricerca che vengono ritenuti validi.
La Fondazione riepiloga e divulga l'andamento dei più rilevanti risultati nella ricerca oncologica tramite il notiziario Fondamentale che al 2019 è al suo XLVII anno di pubblicazioni.
Finanziamento
AIRC raccoglie i fondi da destinare alla ricerca oncologica attraverso iniziative nazionali.
L'AIRC è stata negli anni 1980 una delle prime associazioni senza scopo di lucro italiane a costituire una propria fondazione come entità giuridica autonoma (la FIRC), capace di accettare donazioni e di acquistare beni, che andavano a costituire un patrimonio separato non aggredibile dai creditori, vincolato agli scopi ed una fonte di autofinanziamento che permetteva anche di non perdere la natura ed i benefici previsti dalla legge a favore delle Onlus e delle associazioni riconosciute dallo Stato.[3][4]
Nel 2015 AIRC conta 17 Comitati Regionali (Abruzzo-Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte-Valle d'Aosta, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto) e gode del supporto e del sostegno di circa 4.500.000 sostenitori e di circa 20.000 volontari, che prestano gratuitamente la loro opera a sostegno della ricerca in occasione degli eventi organizzati dalla Fondazione. Nel 2016 le spese vive per la struttura e per le campagne di raccolta fondi sono risultate pari al 23% delle uscite totali.[5][6] Nel 2018, la Fondazione ha raccolto 144,8 milioni di euro di proventi, destinati ad attività istituzionali per l'87%.
Eventi ed iniziative
Gli eventi principali di AIRC per raccogliere fondi sono:
Le Arance della Salute, nell'ultimo sabato di gennaio di ogni anno;
L'Azalea della Ricerca, in occasione della Festa della Mamma (seconda domenica del mese di maggio);
I Cioccolatini della Ricerca, nel mese di novembre;
Giornata mondiale contro il tabacco, per riflettere sul tumore al polmone;
I Giorni della Ricerca, nel mese di novembre.
AIRC nelle scuole, con iniziative durante tutto l'anno[7] (fra le quali da prima del 2013: il concorso "Una metafora per la ricerca", gli "Incontri con la ricerca", il blog "Biocomiche per AIRC – La scienza leggera da leggere", le schede "Incontri con la ricerca" per ogni ordine scolastico[8]).
I testimoni della ricerca
Per divulgare la propria missione, raccontare i risultati ottenuti dai ricercatori e coinvolgere il pubblico alla donazione, Fondazione AIRC può contare sulle testimonianze di persone che hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza con la malattia e che scelgono di raccontarla in qualità di ambasciatori di AIRC.[9] Queste testimonianze permettono di informare e coinvolgere il pubblico dando concretezza al lavoro dei ricercatori.
La partecipazione degli ambasciatori si manifesta in diverse attività:
interviste sui media;
partecipazione a eventi sul territorio;
realizzazione di videostorie e scatti fotografici utili per le attività di comunicazione.
^AIRC nelle scuole: ecco le iniziative, su comgenleopardi.blogspot.com, 2 dicembre 2013. URL consultato il 22 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2019).