Floro e Lauro sono due martiri cristiani vissuti in età imperiale. Erano gemelli istruiti nell'arte scultorea, sottoposti al martirio nella prima metà del II secolo in Illiria.
Biografia
Una Passio greca narra di due fratelli gemelli, Floro e Lauro, nativi di Bisanzio, educati nell'arte della scultura dai cristiani Proclo e Massimo. I due maestri perirono durante la persecuzione indetta da Adriano (117-138), e i fratelli spostarono il loro centro di attività dalla loro città natale alla regione della Dardania, dove esercitarono nella città di Ulpiana al servizio del giudice e console Licone.
La fama del loro operato spinse Licinio, il figlio dell'imperatrice Elpidia, ad affidare loro la costruzione di un tempio in onore degli dèi, promettendo ricche elargizioni se questo fosse stato completato nel minore tempo possibile. I due fratelli avviarono i lavori edilizi, ma mentre il giorno attendevano all'opera, la notte si raccoglievano in preghiera e donavano ai poveri il loro stipendio quotidiano.
Culto
La tradizione tramanda che i resti dei due martiri fossero ospitati nel monastero di Cristo Pantocrator a Costantinopoli.
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