Flightradar24 è un sito web di proprietà dell'editore svedeseSvenska Resenätverket AB che offre servizi di tracciamento di voli in tempo reale. Le informazioni ricevute dai transponder attivi sugli aeromobili in volo possono essere integrate con altri dati di traffico aereo forniti dalla FAA, con informazioni sugli orari programmati dei voli commerciali e caratteristiche tecniche dei singoli aeromobili per essere poi rappresentate su una mappa geografica.
Il sito offre anche la possibilità di recuperare dal database i dati relativi a voli eseguiti nel passato con una ricerca per marche dell'aeromobile, compagnia aerea o numero di volo.
Il servizio fu reso disponibile nel 2007 ed è accessibile da pagina web o con applicazioni per dispositivi mobili. La copertura, inizialmente limitata all'Europa del nord, è stata progressivamente estesa alla quasi totalità dell'Europa e a vaste aree del Nord America, Brasile, Medio Oriente e Sud-est asiatico.[1][2]
Funzionamento
I dati necessari a tracciare un aeromobile sulla mappa sono ricavati principalmente dalla ricezione, attraverso una rete di più di 4000 dispositivi a terra, dei segnali trasmessi dai transponder degli aeromobili. I dati relativi al traffico aereo da e per gli USA e Canada è invece ricavato (con un ritardo di circa 5 minuti per questioni di sicurezza) da dati forniti alla FAA dagli enti di controllo del traffico aereo.
ADS-B
Il tipo di transponder più recente, chiamato ADS-B, raccoglie le informazioni sulla posizione corrente dell'aeromobile dall'impianto GPS di bordo, le integra con la quota, l'identificativo dell'aeromobile ed eventualmente il numero di volo impostato e le trasmette ad intervalli regolari. Il segnale, non essendo criptato, può quindi essere facilmente captato ed interpretato da un ricevitore che, collegato ad una normale connessione internet, invia in tempo reale le informazioni ricevute al server di Flightradar24. Queste, integrate con quelle degli altri ricevitori e con le informazioni sugli aeromobili e orari programmati contenute nel database del sito, sono poi riportate organicamente sulla mappa a rappresentare il traffico aereo presente in quel momento. Ad oggi circa il 60% degli aerei civili è equipaggiato con ADS-B.[2]
MLAT
Nelle generazioni precedenti di transponder, invece, la trasmissione avviene solo su interrogazione da parte di una stazione di terra (il radar secondario di sorveglianza) che misura la posizione angolare del transponder nel piano orizzontale attraverso il tempo che intercorre tra l'invio dell'interrogazione e la ricezione della risposta. A seconda del "modo" del transponder può essere trasmesso, o solo il codice a quattro cifre (Mode A) di volta in volta assegnato all'aeromobile dall'ATC, o il codice a quattro cifre e la quota dell'aeromobile (Mode A/C) o il codice, la quota e l'identificativo dell'aeromobile (Mode S).
In quest'ultimo caso, la posizione del velivolo può essere ricavata anche dai ricevitori (passivi) della rete di Flightradar24 se un singolo segnale trasmesso dal transponder in risposta ad una interrogazione di un radar secondario viene captata contemporaneamente da almeno quattro stazioni a terra. Gli ultimi modelli di ricevitore, infatti, sono dotati di un'antenna GPS che fornisce sia le esatte coordinate al suolo della stazione ricevente (fissa) che l'ora esatta della ricezione. Questi dati sono inviati in tempo reale al server di Flightradar24 che, mediante la tecnica della multilaterazione (MLAT), è in grado di calcolare le coordinate del transponder. La prua e la velocità dell'aeromobile viene ricavata considerando una serie di posizioni rilevate in un intervallo di tempo.
La copertura MLAT, a differenza di quella ASD-B, è in genere ottenuta solo al di sopra di una certa quota (variabile) dal momento che la probabilità che un segnale di un transponder modo S sia captato da quattro o più ricevitori aumenta con l'aumentare dell'altezza dell'aeromobile.[2]
Ricevitore
La maggior parte della copertura di Flightradar24 è assicurata da volontari che ospitano dispositivi offerti in comodato gratuito dalla società stessa o mediante dispositivi compatibili tra cui, ad esempio, chiavette USB a basso costo per il digitale terrestre basate su processori RTL2832U e in grado di captare i segnali dei transponder che trasmettono sulla frequenza di 1090 MHz.[3]
I segnali ricevuti vengono decodificati tramite l'applicativo software Dump1090 di pubblico dominio. In genere questo software viene fatto eseguire su una scheda Raspberry, dotata di sistema operativo Linux, il cui costo di acquisto e di gestione è molto basso. I segnali decodificati vengono poi inviati, via Internet, ai server di Flightradar24.
Aerei su Flightradar24
Gli aerei equipaggiati con un transponder ADS-B sono:
Nell'agosto del 2010 Flightradar24 ha reso disponibile l'applicazione per iOS[4] seguita poi da quella per Android.[5]
Popolarità nei media
Flightradar24 è diventato particolarmente noto quando, dopo l'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull nel 2010, molti media internazionali hanno usato il sito per descrivere la situazione nei cieli europei.[6][7][8]
Tornò nuovamente alla ribalta all'indomani della scomparsa del volo Malaysia Airlines 370 quando alcune fra le maggiori testate riportarono il link alla traccia del volo registrata dalla rete di ricevitori del sito ed anche
sull'abbattimento dell'aereo del Volo Malaysia Airlines 17. Venne in seguito nuovamente utilizzato il giorno stesso dello schianto del volo Germanwings 9525 per ricostruire i tracciati dell'apparecchio.[9]
Il sito subì un carico molto alto a causa delle numerose visite durante il 24 febbraio 2022, dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, portando ad un rallentamento dei sistemi e problemi di accesso.[10]
Visualizzazione aerei in volo
FR24 è proprietario del noto portale web Jetphotos.com, un database di oltre 6.000.000 di fotografie scattate in tutto il mondo da appassionati, comunemente definiti "spotters". Le foto sono rese disponibili al portale FR24 ed aggiornate costantemente con le ultime in ordine di data. Quando si visualizza sulla mappa un aereo, questo viene rappresentato con una serie di foto e linkate a quella originale di JP.
Questa collaborazione ha reso ancor più famoso il portale Jetphotos che conta circa 27.000 fotografi iscritti che hanno pubblicato almeno una foto.