Nella mitologia greca Fineo era figlio di Belo e della ninfa Anchinoe, e dunque discendente da Poseidone per parte di padre e dal Nilo per parte di madre, nonché fratello di Danao, Egitto e Cefeo.[1]
Perseo aveva ottenuto in sposa Andromeda, figlia di Cefeo re d'Etiopia[2], dopo aver ucciso il mostro marino al quale essa era stata offerta in pasto. Fineo[3], zio della ragazza, ordì un piano per riprendersi Andromeda con la forza dato che la giovane donna in precedenza era stata promessa in sposa a lui.[4] Secondo il racconto di Ovidio, Fineo radunò un gran numero di guerrieri - sia etiopi sia orientali - coi quali irruppe nella reggia di Cefeo mentre era in corso il banchetto nuziale di Perseo e Andromeda, ingaggiando quindi lotta armata contro l'eroe greco e i suoi compagni. Perseo uccise con varie armi alcuni seguaci del rivale, tra cui il giovanissimo indiano Ati e il caucasico Abaride, per poi impietrire Fineo e i duecento suoi uomini ancora vivi mostrando loro il volto della Gorgone.[5] Secondo la versione più antica del mito, invece, Fineo tentò di rapire Andromeda col solo aiuto di Abaride, e furono entrambi trasformati in pietre.
^Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, II, 1, 4; Nonno, Dionisiache, III, 294 segg. L'autore della Biblioteca afferma di riferire la versione di Euripide (fr. 881 Kannicht), secondo il quale anche Cefeo e Fineo erano figli di Belo.
^Re di Fenicia secondo Conone FGrHist 26 F 1 (Fozio, Biblioteca, cod. 186).
^Secondo Igino, sarebbe stato Agenore e non Fineo (Fabulae, 64.)
^Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, II, 4, 3; Mitografo Vaticano I, 72.