Fexofenadina

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fexofenadina
Nome IUPAC
Acido (RS)-2-[4-[1-idrossi-4-[4-(idrossi-difenil-metil)-1-piperidil]butil]fenil]-2-metil-propanoico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC32H39NO4
Massa molecolare (u)501,656 g/mol
Numero CAS83799-24-0
Numero EINECS801-893-7
Codice ATCR06AX26
PubChem3348
DrugBankDBDB00950
SMILES
CC(C)(C1=CC=C(C=C1)C(CCCN2CCC(CC2)C(C3=CC=CC=C3)(C4=CC=CC=C4)O)O)C(=O)O
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità30-41%
Legame proteico60-70 %
Emivita14,4 ore
Escrezionefeci 80%, urine 11% come farmaco immodificato
Indicazioni di sicurezza

La fexofenadina è un farmaco antistaminico che viene utilizzato nel trattamento della febbre da fieno, nella rinite allergica stagionale e nell'orticaria.
È stato sviluppato come evoluzione ed alternativa alla terfenadina, un antistaminico purtroppo gravato da alcuni importanti effetti collaterali, tra cui un allungamento dell'intervallo QT ed alcune aritmie cardiache. La fexofenadina, come altri antistaminici di seconda generazione attraversa con difficoltà la barriera emato-encefalica, e quindi causa sonnolenza con minore incidenza rispetto agli antistaminici di prima generazione.

Farmacodinamica

Il farmaco è un antistaminico H1 non sedativo. Ha la caratteristica di essere un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Studi sperimentali hanno dimostrato che fexofenadina dopo somministrazione singola e due volte al giorno inibisce per 24 ore le reazioni cutanee (pomfo ed eritema) indotte dall'istamina e che l'effetto antistaminico del farmaco si manifesta nel giro di un'ora, e raggiunge un apice alla sesta ora. Studi clinici su pazienti affetti da rinite allergica stagionale hanno evidenziato che una dose di 120 mg è sufficiente per garantire una copertura ed una efficacia di 24 ore. Non sono state osservate alterazioni significative dell'intervallo QTc nei soggetti che sperimentalmente sono stati trattati con fexofenadina cloridrato a dosaggi di 240 mg due volte al giorno per 14 giorni rispetto ai soggetti del gruppo di controllo trattati con placebo.

Farmacocinetica

Dopo somministrazione orale la fexofenadina cloridrato viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. Le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte da 1 a 3 ore dopo l'assunzione della dose. Il legame con le proteine plasmatiche raggiunge il 60-70%. L'emivita del farmaco è di poco superiore alle 14 ore. Il farmaco non viene praticamente metabolizzato dall'organismo. La principale via di eliminazione è rappresentata dalla escrezione biliare (80% circa), mentre circa il 10% della dose ingerita viene eliminato immodificato nelle urine.[1][2][3]

Usi clinici

Fexofenadina è indicata per il sollievo dai sintomi fisici associati alla rinite allergica stagionale[4][5][6] e per il trattamento dell'orticaria cronica.[7][8][9]
In Italia il farmaco è indicato in tutti i soggetti di età superiore ai 12 anni, ma in letteratura esistono studi anche su pazienti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni,[10][11][12] ed in bambini di età anche inferiore.[13][14]

Effetti collaterali ed indesiderati

In seguito alla somministrazione del farmaco si possono verificare cefalea, sonnolenza, nausea, capogiro e vertigini. Sono stati riportati in rari casi affaticamento, diarrea, eruzione cutanea, orticaria, prurito, insonnia, nervosismo, tachicardia e palpitazioni.

Controindicazioni

Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità nota al principio attivo.

Dosi terapeutiche

La dose di farmaco raccomandata per gli adulti è di 180 mg una volta al giorno. La fexofenadina cloridrato non è consigliata nei bambini sotto i 12 anni, sia per la mancanza di studi, sia sulla sua efficacia che sulla sicurezza.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio da fexofenadina cloridrato si manifesta con capogiri, sonnolenza, affaticamento e secchezza delle fauci. Per il trattamento è necessario procedere allo svuotamento gastrico tramite lavanda gastrica ed impostare una terapia di supporto, comprensiva di una adeguata idratazione.

Gravidanza ed allattamento

Non sono stati eseguiti sufficienti studi sperimentali sull'uso della fexofenadina cloridrato nelle donne gravide. In alcuni studi sugli animali non sono stati registrati effetti nocivi sullo sviluppo dell'embrione o del feto, tuttavia il farmaco non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità. Il farmaco somministrato a madri che allattano viene escreto nel latte materno umano. Pertanto la fexofenadina cloridrato non è raccomandata nelle donne che allattano al seno.

Interazioni

La fexofenadina è un substrato della P-glicoproteina 1 (P-gp) e del trasportatore polipeptidico di anioni organici (OATP). Eritromicina, ketoconazolo, itraconazolo, lopinavir, ritonavir e verapamil aumentano i livelli plasmatici di fexofenadina da due a tre volte, verosimilmente per l'azione inibente sulla P-gp, un trasportatore di efflusso. In cosomministrazione con i citati farmaci gli effetti negativi della fexofenadina possono pertanto aumentare, anche se sembra che ciò non influenzi l'intervallo QT.[15] Al contrario la somministrazione con succhi di frutta (in particolare d'arancia, mela e pompelmo) riduce la biodisponibilità orale di fexofenadina per una inibizione preferenziale dell'OATP, trasportatore di afflusso. Tuttavia questa riduzione nella biodisponibilità di fexofenadina associata alla assunzione di succhi di frutta è moderata nell'uomo, più marcata in altre specie animali, ad esempio il ratto.[15] È bene comunque evitare che il farmaco sia assunto con i citati succhi di frutta per evitare anche la minima riduzione di assorbimento, e quindi di biodisponibilità, del farmaco.[16][17][18]

Note

  1. ^ T. Russell, M. Stoltz; S. Weir, Pharmacokinetics, pharmacodynamics, and tolerance of single- and multiple-dose fexofenadine hydrochloride in healthy male volunteers., in Clin Pharmacol Ther, vol. 64, n. 6, Dec 1998, pp. 612-21, DOI:10.1016/S0009-9236(98)90052-2, PMID 9871426.
  2. ^ DK. Robbins, MA. Castles; DJ. Pack; VO. Bhargava; SJ. Weir, Dose proportionality and comparison of single and multiple dose pharmacokinetics of fexofenadine (MDL 16455) and its enantiomers in healthy male volunteers., in Biopharm Drug Dispos, vol. 19, n. 7, Oct 1998, pp. 455-63, PMID 9818712.
  3. ^ G. Lappin, Y. Shishikura; R. Jochemsen; RJ. Weaver; C. Gesson; B. Houston; B. Oosterhuis; OJ. Bjerrum; M. Rowland; C. Garner, Pharmacokinetics of fexofenadine: evaluation of a microdose and assessment of absolute oral bioavailability., in Eur J Pharm Sci, vol. 40, n. 2, maggio 2010, pp. 125-31, DOI:10.1016/j.ejps.2010.03.009, PMID 20307657.
  4. ^ EA. Bronsky, CJ. Falliers; HB. Kaiser; R. Ahlbrandt; JM. Mason, Effectiveness and safety of fexofenadine, a new nonsedating H1-receptor antagonist, in the treatment of fall allergies., in Allergy Asthma Proc, vol. 19, n. 3, pp. 135-41, PMID 9642436.
  5. ^ DI. Bernstein, WF. Schoenwetter; RA. Nathan; W. Storms; R. Ahlbrandt; J. Mason, Efficacy and safety of fexofenadine hydrochloride for treatment of seasonal allergic rhinitis., in Ann Allergy Asthma Immunol, vol. 79, n. 5, Nov 1997, pp. 443-8, DOI:10.1016/S1081-1206(10)63041-4, PMID 9396979.
  6. ^ C. Bachert, A review of the efficacy of desloratadine, fexofenadine, and levocetirizine in the treatment of nasal congestion in patients with allergic rhinitis., in Clin Ther, vol. 31, n. 5, maggio 2009, pp. 921-44, DOI:10.1016/j.clinthera.2009.05.017, PMID 19539095.
  7. ^ K. Kulthanan, P. Gritiyarangsan; C. Sitakalin; S. Charuwichitratana; W. Korkij; K. Aunhachoke; P. Janjumratsang; S. Jiamton; M. Kuntiranont; J. Krisadapong; N. Gherunpong, Multicenter study of the efficacy and safety of fexofenadine 60 mg twice daily in 108 Thai patients with chronic idiopathic urticaria., in J Med Assoc Thai, vol. 84, n. 2, Feb 2001, pp. 153-9, PMID 11336071.
  8. ^ AK. Thompson, AF. Finn; WF. Schoenwetter, Effect of 60 mg twice-daily fexofenadine HCl on quality of life, work and classroom productivity, and regular activity in patients with chronic idiopathic urticaria., in J Am Acad Dermatol, vol. 43, 1 Pt 1, Jul 2000, pp. 24-30, DOI:10.1067/mjd.2000.104680, PMID 10863219.
  9. ^ M. Kawashima, S. Harada; T. Tango, Review of fexofenadine in the treatment of chronic idiopathic urticaria., in Int J Dermatol, vol. 41, n. 10, Oct 2002, pp. 701-6, PMID 12390200.
  10. ^ DF. Graft, DI. Bernstein; A. Goldsobel; EO. Meltzer; J. Portnoy; J. Long, Safety of fexofenadine in children treated for seasonal allergic rhinitis., in Ann Allergy Asthma Immunol, vol. 87, n. 1, Jul 2001, pp. 22-6, DOI:10.1016/S1081-1206(10)62317-4, PMID 11476456.
  11. ^ EO. Meltzer, P. Scheinmann; JE. Rosado Pinto; C. Bachert; G. Hedlin; U. Wahn; AF. Finn; E. Ruuth, Safety and efficacy of oral fexofenadine in children with seasonal allergic rhinitis--a pooled analysis of three studies., in Pediatr Allergy Immunol, vol. 15, n. 3, Jun 2004, pp. 253-60, DOI:10.1111/j.1399-3038.2004.00167.x, PMID 15209959.
  12. ^ U. Wahn, EO. Meltzer; AF. Finn; ML. Kowalski; P. Decosta; G. Hedlin; P. Scheinmann; C. Bachert; JE. Rosado Pinto; C. Baena-Cagnani; P. Potter, Fexofenadine is efficacious and safe in children (aged 6-11 years) with seasonal allergic rhinitis., in J Allergy Clin Immunol, vol. 111, n. 4, Apr 2003, pp. 763-9, PMID 12704355.
  13. ^ H. Milgrom, B. Kittner; R. Lanier; FC. Hampel, Safety and tolerability of fexofenadine for the treatment of allergic rhinitis in children 2 to 5 years old., in Ann Allergy Asthma Immunol, vol. 99, n. 4, Oct 2007, pp. 358-63, DOI:10.1016/S1081-1206(10)60553-4, PMID 17941284.
  14. ^ FC. Hampel, B. Kittner; JH. van Bavel, Safety and tolerability of fexofenadine hydrochloride, 15 and 30 mg, twice daily in children aged 6 months to 2 years with allergic rhinitis., in Ann Allergy Asthma Immunol, vol. 99, n. 6, Dec 2007, pp. 549-54, DOI:10.1016/S1081-1206(10)60385-7, PMID 18219837.
  15. ^ a b AV. Kamath, M. Yao; Y. Zhang; S. Chong, Effect of fruit juices on the oral bioavailability of fexofenadine in rats., in J Pharm Sci, vol. 94, n. 2, Feb 2005, pp. 233-9, DOI:10.1002/jps.20231, PMID 15570603.
  16. ^ GK. Dresser, DG. Bailey; BF. Leake; UI. Schwarz; PA. Dawson; DJ. Freeman; RB. Kim, Fruit juices inhibit organic anion transporting polypeptide-mediated drug uptake to decrease the oral availability of fexofenadine., in Clin Pharmacol Ther, vol. 71, n. 1, Jan 2002, pp. 11-20, DOI:10.1067/mcp.2002.121152, PMID 11823753.
  17. ^ GK. Dresser, RB. Kim; DG. Bailey, Effect of grapefruit juice volume on the reduction of fexofenadine bioavailability: possible role of organic anion transporting polypeptides., in Clin Pharmacol Ther, vol. 77, n. 3, Mar 2005, pp. 170-7, DOI:10.1016/j.clpt.2004.10.005, PMID 15735611.
  18. ^ DG. Bailey, Fruit juice inhibition of uptake transport: a new type of food-drug interaction., in Br J Clin Pharmacol, vol. 70, n. 5, Nov 2010, pp. 645-55, DOI:10.1111/j.1365-2125.2010.03722.x, PMID 21039758.

Altri progetti