Ferrovia Koblenz-Stein-Säckingen

Koblenz-Stein-Säckingen
Stati attraversatiSvizzera (bandiera) Svizzera
InizioKoblenz
FineStein
Attivazione1892
Soppressione1994 (Laufenburg-Koblenz, traffico passeggeri)
GestoreFFS
Precedenti gestoriBötzbergbahn (1892-1902)
Lunghezza26,07 km
Scartamento1 435 mm
Elettrificazione15000 V CA 16,7 Hz
Ferrovie

La ferrovia Koblenz-Stein-Säckingen è una linea ferroviaria a scartamento normale della Svizzera.

Storia

La linea fu costruita dalla Bötzbergbahn, joint-venture tra la Schweizerische Centralbahn (SCB) e la Schweizerische Nordostbahn (NOB) costituitasi per evitare la concorrenza da parte di altre società ferroviarie e per controllare le linee d'accesso alla ferrovia del Gottardo[1].

La linea aprì il 1º agosto 1892[2], e collegava la ferrovia del Bözberg con Koblenz, nodo ferroviario sulle linee Turgi-Waldshut e Winterthur-Koblenz, permettendo di accorciare di 10 chilometri il tragitto tra Basilea e Winterthur rispetto al percorso passante per Zurigo.

La Bötzbergbahn venne nazionalizzata nel 1902: le sue linee entrarono a far parte delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[3].

La linea fu elettrificata il 17 dicembre 1944[4].

Dopo che nel 1990 erano stati soppressi i treni a lunga percorrenza tra Basilea e Winterthur, che percorrevano la linea[5], nel 1994 venne chiusa al traffico passeggeri la poco frequentata tratta Koblenz-Laufenburg[6], che rimane in funzione per il traffico merci[7]. La tratta Stein-Säckingen-Laufenburg vede circolare i convogli della linea S1 della rete celere di Basilea[5].

Caratteristiche

La linea, a scartamento normale, è lunga 26,07 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 6 per mille. È interamente a binario unico[8].

Percorso

Percorso
Continuation backward
linea FFS per Winterthur
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
linea FFS per Waldshut
Station on track
48,38 Koblenz
Unknown route-map component "ABZgl" Unknown route-map component "CONTfq"
linea FFS per Turgi
Unknown route-map component "hKRZWae"
fiume Aar (236 m)
Unknown route-map component "eBHF"
50,02 Felsenau AG
Unknown route-map component "ABZg+r"
51,88 raccordo Full
Non-passenger station/depot on track
55,27 Leibstadt
Unknown route-map component "eBHF"
57,27 Schwaderloch
Unknown route-map component "eBHF"
60,94 Etzgen
Unknown route-map component "eBHF"
63,11 Sulz
Station on track
65,51 Laufenburg
Non-passenger station/depot on track
71,00 Sisseln
Unknown route-map component "ABZg+r"
72,73 raccordo Sisseln
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
linea FFS per Zurigo
Station on track
74,45 Stein-Säckingen
Continuation forward
linea FFS per Basilea
Il ponte sull'Aar a Koblenz

La linea parte dalla stazione di Koblenz; viene quindi attraversato il fiume Aar su un ponte metallico classificato come bene culturale di importanza nazionale[9]. Si attraversa Full-Reuenthal, quindi si costeggia il Reno (passando a fianco della centrale nucleare di Leibstadt).

La linea termina nella stazione di Stein-Säckingen, sulla linea del Bözberg.

Note

  1. ^ Weissenbach, op. cit., p. 53
  2. ^ Weissenbach, op. cit., p. 60
  3. ^ Hans-Peter Bärtschi, Ferrovia del Nord-Est, in Dizionario storico della Svizzera, 30 novembre 2011. URL consultato il 1º giugno 2021.
  4. ^ (FR) Voie et usines électriques, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux 1944, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 30.
  5. ^ a b (DE) Thomas Wehrli, Von Winterthur nach Basel in 60 Minuten: Rheinstrecke soll reaktiviert werden, in Aargauer Zeitung, Aarau, 4 ottobre 2018. URL consultato il 1º giugno 2021.
  6. ^ (FR) Trafic voyageurs, in Rapport de gestion '94 SBB CFF FFS, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 17.
  7. ^ Koblenz-Laufenburg, su eingestellte-bahnen.ch. URL consultato il 1° giugno 2021.
  8. ^ Streckendaten (PDF), su quadri-orario.ch. URL consultato il 1º giugno 2021.
  9. ^ Protezione dei beni culturali - Inventario PBC - Oggetti A, su babs.admin.ch. URL consultato il 1º giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).

Bibliografia

Voci correlate

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