La ferrovia nacque per accorciare la distanza tra Sciaffusa e Zurigo, rispetto al preesistente collegamento via Winterthur. Poiché la via più diretta passava per i comuni tedeschi di Jestetten e Lottstetten, nel 1875 venne firmato un trattato tra Svizzera e Granducato di Baden per la costruzione della linea[1].
Dopo due anni di lavori e 6,3 milioni di franchi spesi per la costruzione la linea aprì il 1º giugno 1897[2], relegando la preesistente Rheinfallbahn ad un ambito locale. A gestire la linea era la Schweizerische Nordostbahn (NOB).
Nel 2009 il Consiglio federale approvò la costruzione del primo raddoppio della linea, sulla tratta tra Hüntwagen-Wil e Rafz[5], a seguito di una legge federale del 2005 relativa al raccordo tra la rete ferroviaria elvetica ed il resto delle ferrovie europee ad alta velocità[6]; i lavori si conclusero nel 2010; con il cambio d'orario del 9 dicembre 2012 entrò in servizio il raddopppio della tratta Jestetten Süd-Fischerhölzli, permettendo il transito di un convoglio ogni mezz'ora tra Zurigo e Sciaffusa[7].
Caratteristiche
La linea, a scartamento normale, è lunga 17,91 km, è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 10 per mille, il raggio minimo di curva 280 metri. È a doppio binario tra Hüntwangen-Wil e Rafz e tra Jestetten Süd e Fischerhölzli[8].
Passata Rafz la ferrovia attraversa il confine tra la Germania e la Svizzera: in territorio tedesco si trovano le stazioni di Lottstetten e Jestetten. Fino al 2010 esisteva anche la fermata di Altenburg-Rheinau, soppressa per la scarsa frequentazione e per il progetto di raddoppio della linea[11]. Secondo una convenzione tra Svizzera e Germania siglata nel 1936 i viaggiatori che attraversano il territorio tedesco senza fermarsi o senza interrompere il loro viaggio non sono soggetti a controlli doganali[12].
^(FR) Voie et usines électriques, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux pour l'exercice de 1928, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 22.
^Streckendaten (PDF), su quadri-orario.ch. URL consultato il 12 luglio 2021.
^(DE) G.E. Züblin, Der Rhein-Viadukt bei Eglisau, in Schwerizerische Bauzeitung, Zurigo, A. Waldner, 17 dicembre 1898, pp. 195-197. URL consultato il 13 luglio 2021.
^(DE) G.E. Züblin, Der Rhein-Viadukt bei Eglisau, in Schwerizerische Bauzeitung, Zurigo, A. Waldner, 24 dicembre 1898, pp. 201-204. URL consultato il 13 luglio 2021.
(FR) Gares CFF en Allemagne - Gares DB en Suisse, in Bulletin du personnel des CFF, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, maggio 1965, pp. 18-19. URL consultato il 16 luglio 2021.