La varietà di nomi corrisponde alle singole aree di produzione: ferratella è il nome con cui viene chiamata nelle aree interne dell'Abruzzo e del Lazio, cancella è il nome tipico del dolce in Molise (che però usa il nome ferratelle nella lista dei P.A.T.), neola (con tutte le varianti) è il nome con cui è chiamata nel teramano mentre pizzella o catarretta è il nome con cui è riconosciuta nell'area chietina.
Descrizione
La ferratella viene creata con pasta da biscotto cotta tramite una doppia piastra arroventata sul fuoco, che stringendo la pasta sopra e sotto, dà al dolce la forma caratteristica di cialda percorsa da nervature. Tra le varie varianti di disegno, la trama a rombi, o cancello, dà origine al nome ferratelle. Preferibilmente di forma rettangolare, ma alla festa di san Valentino vengono preparate anche a forma di cuore.
La variante con due cialde sovrapposte farcite prende il nome di coperchiola, dalla copertura della prima cialda con la seconda, il coperchio.
Viene preparato perlopiù in inverno, a Pasqua e in occasione delle feste patronali, rivestendo un ruolo centrale nei palmentieri, particolare dono preparato in onore del santo patrono.
La piastra usata per cuocere questo dolce veniva spesso portato in dote dalla donna, e pertanto, nella parte centrale, recava talvolta incise le iniziali della futura sposa. Anche per questo, soprattutto nell'Abruzzo meridionale ed in Molise, la ferratella è ritenuta essere un dolce tipico dei matrimoni.
Note
^LE FERRATELLE ABRUZZESI, su Abruzzo Promozione Turismo. URL consultato il 5 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2017).