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Nel 1413 fu al seguito sempre di Niccolò III d'Este in pellegrinaggio a Gerusalemme; nell'estate di quell'anno, nel Santo Sepolcro, il marchese armerà cavalieri Feltrino Boiardo, Alberto dalla Sale, Pietro de Rossi e Tommaso Contrari[3].
Feltrino provvide ad edificare la chiesa parrocchiale di Scandiano ed ampliò la rocca, residenza della famiglia; fu uomo colto e letterato e fu amico di Battista Guarino, di Leonardo Bruni e di Pier Candido Decembrio, frequentatori della corte ferrarese.
Morì il 23 luglio 1456[5], lasciando il feudo, in eredità indivisa, al nipote Matteo Maria, figlio del primogenito Giovanni già defunto e al suo secondogenito Giulio Ascanio.
^ Giulio Reichenbach, Matteo Maria Boiardo. Estratto da "Letteratura italiana" (I Minori), Milano, Casa Editrice Dott. Carlo Marzorati, 1929, p. 663.
^ Lodovico Antonio Muratori, Delle Antichità Estensi - Parte Seconda, Modena, 1740, p. 182.
^ Girolamo Tiraboschi, Dizionario Topografico-Storico degli Stati Estensi, Arnaldo Forni Editore, 2002, p. 330.
^ Bartolomeo da Prato, Vita del Cavalier Feltrino Boiaro, in Alberto Morselli, Rerum Scandiani Scriptores. Cronache memorie documenti per la storia di Scandiano, Felina (RE), NuovAppennino Edizioni, 2023, p. 98.
Giambatista Venturi, Storia di Scadiano, Modena, 1822
Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Bojardo di Reggio, Torino, 1835, ISBN non esistente.
Odoardo Rombaldi - Roberto Gandini - Giovanni Prampolini, La Rocca di Scandiano e gli affreschi di Nicolò dell'Abate. Cassa di Risparmio di Reggio Emilia. 1982.