Apparteneva ad una famiglia aristocratica di origine polacca della Slesia e suo padre era il principe Eduard von Lichnowski, rinomato storico del Medioevo dell'Europa orientale. Felix fu educato in casa sua da un precettore svizzero di lingua francese, che istruì il giovane aristocratico nelle scienze e nelle lingue, ma anche nelle arti del gentiluomo, come la scherma, l'equitazione e il bonton.
Tornato in Prussia, ricevette dal governo il compito di addetto militare presso i carlisti, che mantenne fino al 1840. Divenuto un importante leader dei proprietari terrieri della Slesia, fu eletto deputato prima al Parlamento di Prussia e poi all'Assemblea di Francoforte nel 1848; ivi rappresentava gli interessi dei conservatori junker.
In seguito alla deludente pace di Malmö coi danesi, condotta appunto da Lichnowski, dal generale von Wrangel e dal generale Hans von Auerswald, fu assalito dalla folla e trucidato con la sua scorta insieme a von Auerswald.