Felicia María Cohn Montealegre nacque a San José, figlia della costaricana Clemencia Cristina Montealegre Carazo e dell'americano Roy Elwood Cohn. Crebbe in Cile e nel 1944 si trasferì a New York, dove studiò pianoforte con Claudio Arrau e recitazione con Herbert Berghof. Pur avendo origini ebraiche, la famiglia Montealegre era cattolica e Montealegre si sarebbe convertita all'ebraismo nel 1951 per sposare Leonard Bernstein.[1]
Conobbe Bernstein a New York nel 1946: i due intrapresero una relazione, si fidanzarono ufficialmente ma poi si lasciarono prima delle nozze. Successivamente Montealegre fu legata sentimentalmente all'attore Richard Hart fino alla sua morte nel 1951.[2] Dopo la morte di Hart, Montealegre sposò Bernstein il 10 dicembre 1951 e la coppia ebbe tre figli: Jamie, Alexander e Nina Bernstein. Il carteggio di Bernstein, pubblicato nel 2013, rivela che fosse consapevole dell'omosessualità del marito, che discute apertamente in una lettera: "Sei un omosessuale e potresti non cambiare mai - non ammetti la possibilità di una doppia vita, ma se la tua tranquillità, la tua salute, il tuo intero sistema nervoso dipende da certe abitudini sessuali, cosa ci puoi fare?".[3]
In qualità di moglie di Bernstein, Montealegre divenne una figura di spicco della vita mondana newyorchese, tanto che il termine radical chic fu coniato per descrivere un suo ricevimento del 1970.[4] Molto impegnata anche nel sociale, fu un'attivista per la pace e per i diritti civili, raccogliendo fondi per le Pantere Nere e venendo arrestata nel 1972 durante una manifestazione a Washington contro la Guerra del Vietnam.
^TELEVISION - TIME, su web.archive.org, 3 giugno 2008. URL consultato il 21 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2013).
^(EN) New York Philharmonic Shelby White & Leon Levy Digital Archives, New York Philharmonic Program (ID: 2124), 1958 Apr 24, 25, 27, su New York Philharmonic Shelby White & Leon Levy Digital Archives, 1958 Apr 24, 25, 27. URL consultato il 21 novembre 2023.