L'ascesa di Federico Carlo fu rimandata al 1729 poiché suo padre aveva contratto un matrimonio morganatico con sua madre, Dorothea Christina von Aichelberg, che fu riconosciuta come principessa danese dal Re soltanto anni dopo la morte di suo marito.[1]
Il sovrano barocco
Plön godé di una vita culturale vivace sotto il dominio e il mecenatismo artistico di Federico Carlo.[senza fonte] Il duca progettò, costruì, e ricostruì residenze e giardini in stile barocco e rococò, alcuni dei quali ancora in piedi (il ducale Castello di Plön e la cosiddetta "Casa dei Principi" a Plön tra essi). Altri non esistono più (di particolare nota è la ducale residenza estiva a Traventhal, demolita nel XIX secolo).
Poiché nessun figlio nato dal matrimonio di Federico Carlo sopravvisse, nel 1756 egli concluse un patto di famiglia con Federico V di Danimarca, nominando il re suo successore al ducato di Plön. Le disposizioni furono ratificate solo cinque anni più tardi, quando Federico Carlo morì, nel suo piccolo palazzo a Traventhal, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 1761.
Famiglia
Federico Carlo ebbe cinque figli dal suo matrimonio con Cristiana Irmingarda Reventlow (1711-1779, una figlia del generale danese Christian Detlev, Conte von Reventlow, e nipote della regina consorte di Danimarca Anna Sofia Reventlow), che, come sua madre, era nata in una famiglia aristocratica non-dinastica. L'unico figlio maschio della coppia morì durante l'infanzia; le loro quattro figlie femmine furono:[2]
Principessa Sofia Cristina Luisa di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Plön (5 novembre 1732 - 18 marzo 1757), a Canonichessa della Abbazia di Quedlinburg;
Principessa Federica Sofia Carlotta di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Plön (1736–1769), sposò Giorgio Luigi II di Erbach-Schönberg;
Inoltre, Federico Carlo ebbe figli da due amanti: da Sophie Agnes Olearius, con il quale egli condsse una liaison di sei anni, sei figlie femmine; e dalla sua maîtresse-en-titre, Maria Catharina Bein, sorella del ciambellano di corte, tre figli maschi (due dei quali morirono nell'infanzia) e due femmine (di cui una morì nell'infanzia), che il duca riconobbe e legittimò, e su quale (o sulle loro madri) egli conferì terre, titoli e denaro.[3]
Friedrich Karl, duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Plön
Christoph von Aichelburg
Elias von Aichelburg
Anne Marie Schneeweiss
Johann Franz von Aichelberg
Helene Marie Klenke
Ernst Klenke
Elisabeth Schelen von der Schelenburg
Dorothea Christina von Aichelberg
Karl von Trautenburg
Karl von Trautenburg
Catherine von Boersel
Anna Sophia von Trautenburg
Sophie von Ahlefeldt
Godske Mouridsen af Ahlefeldt, signore di Gosefeld e Veseby
Elisabeth von Wenckstern
Note
^ Huberty, Michel; Giraud, Alain; Magdelaine, F. et B., L'Allemagne Dynastique, Tome VII, Oldenbourg, France, Laballery, 1994, pp. 85, 110, 125, 151–153, ISBN2-901138-07-1.
^ Huberty, Michel; Giraud, Alain; Magdelaine, F. et B., L'Allemagne Dynastique, Tome VII, Oldenbourg, France, Laballery, 1994, pp. 85, 110, 151–153, 169, ISBN2-901138-07-1.
^Heide Besse, "Willst du dein Herz mir schenken -- Friedrich Carl von Sonderburg-Plön und die Frauen", in Jahrbuch fuer Heimatkunde im Kreis Plön; Plön, Germany: Arbeitsgemeinschaft fuer Heimatkunde im Kreis Plön e.V.; Volume 30 (2000), pages 47-64. Dirck W. Storm, The Holstein Steinholzes: Their Origin and Descent; privately published monograph [2008]; passim.
Bibliografia
This article parallels one in the German Wikipedia, in which sources are cited.
Additional sources include:
Carsten Porskrog Rasmussen, Elke Imberger, Dieter Lohmeier, & Ingwer Momsen, Die Fürsten des Landes: Herzöge und Grafen von Schleswig, Holstein und Lauenburg; Neumünster, Germany: Wachholtz Verlag, 2008.
Traugott Schulze & Gerd Stolz, Die Herzogszeit in Plön, 1564-1761; Husum, Germany: Husum Verlag, 1983.
Dirck W. Storm, The Holstein Steinholzes: Their Origin and Descent; privately published monograph [2008].