Le sue tattiche nel corso del conflitto furono assai aggressive, ma del tutto inefficaci, ed egli non riuscì a vincere alcuna battaglia d'un certo rilievo contro le forze ebraiche, malgrado queste fossero spesso assai sottodimensionate rispetto alle sue. Le sue formazioni furono costrette ad abbandonare la Palestina per rifugiarsi in Libano a seguito del disastroso esito dalla Battaglia di Sa'sa', il 30 ottobre 1948.
Prese ancora una volta le armi in Iraq allorché il Primo Ministro Rashid Ali al-Kaylani - forte del sostegno del cosiddetto "Quadrato d'oro" - aveva condotto a buon fine nel 1941 un colpo di Stato contro il governo filo-britannico di Nūrī al-Saʿīd per dichiarare subito dopo guerra al Regno Unito, che di fatto ne seguitava pesantemente a condizionare la politica, l'economia e l'assetto militare. Si auto-esiliò quindi nella Germania nazista per tutto il periodo del secondo conflitto mondiale, servendo come agente della Wehrmacht in Palestina e guadagnandosi in tal modo i gradi di ufficiale della Wehrmacht stessa.