Fu in corrispondenza per molti anni con Galileo e altri scienziati. Insegnò matematica a Pisa dal 1635 al 1655, succedendo a Vincenzo Renieri. Si unì alla corte nel 1635 e insegnò astronomia a Leopoldo de' Medici. Fu quindi vicario del vescovo di Patti in Sicilia, finché divenne il matematico del cardinale Leopoldo de' Medici, che ne finanziò il lavoro[2]. Cadde infine negli sfavori del cardinale in seguito alla sua secolarizzazione, ottenuta il 21 aprile 1657.
Ebbe una lunga controversia con Evangelista Torricelli su questioni di idraulica, che era il suo interesse principale, seguito dalla medicina e la matematica. Resta controverso il motivo per cui non fu mai invitato all'Accademia del Cimento.
Fu il primo a ipotizzare una teoria sulla difesa attiva contro la corrosione attraverso l'utilizzo di pignoni[3].
^ Mario Di Fidio, Claudio Gandolfi, Idraulici italiani (PDF), Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, 2015, p. 67. URL consultato il 15 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021).