Evil Star (album)

Evil Star
album in studio
ArtistaWolf
Pubblicazione24 febbraio 2004[1]
Durata49:08 (No Fashion)
57:26 (Massacre)
Dischi1
Tracce10 (No Fashion)
12 (Massacre)
GenereHeavy metal[2]
EtichettaNo Fashion Records
Massacre Records
ProduttorePeter Tägtgren
Registrazionegiugno 2003 presso The Abyss di Pärlby in Svezia
FormatiCD
Wolf - cronologia
Album precedente
(2002)
Album successivo
(2006)

Evil Star è il terzo album in studio del gruppo musicale heavy metal svedese Wolf, pubblicato dalle etichette discografiche No Fashion Records e Massacre Records nel 2004.[1][2]

Il disco

Il disco si compone di dieci canzoni tutte orientate verso il metal tradizionale, con suoni e strutture musicali debitrici soprattutto ai lavori degli anni ottanta di Judas Priest, Iron Maiden e Mercyful Fate.[2][3] Anche la voce del cantante, melodica ed improntata su tonalità alte, e i lunghi assoli di chitarra prendono ispirazione dalle band di quel periodo.[2][3] L'album include anche la cover di (Don't Fear) The Reaper dei Blue Öyster Cult e l'edizione della Massacre Records è ampliata con la presenza di due bonus tracks, anch'esse rifacimenti di brani di altri gruppi: Die by the Sword degli Slayer e I'm Not Afraid of Life dei Ramones.[2]

Tracce

  1. Evil Star – 6:09
  2. American Storm – 6:06
  3. The Avenger – 5:41
  4. Wolf's Blood – 3:54
  5. Transylvanian Twilight – 1:27 – (strumentale)
  6. Devil Moon – 5:52
  7. Out of Still Midnight – 3:59
  8. The Dark – 5:35
  9. Black Wing Rider – 4:28
  10. (Don't Fear) The Reaper – 4:57 – (cover dei Blue Öyster Cult)
Bonus Tracks nell'edizione della Massacre Records
  1. Die by the Sword – 4:13 – (cover degli Slayer)
  2. I'm Not Afraid of Life – 4:05 – (cover dei Ramones)

Formazione

Produzione

Note

  1. ^ a b (EN) Wolf Wishing on an Evil Star, su metalunderground.com, 6 novembre 2003. URL consultato il 25 febbraio 2017.
  2. ^ a b c d e (EN) Evil Star, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 febbraio 2017.
  3. ^ a b (EN) Wolf Special: IIΙ. Evil Star (2004), su metalinvader.net, 18 febbraio 2015. URL consultato il 25 febbraio 2017.

Collegamenti esterni

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