Esther Kinsky è nata a Engelskirchen, comune della Renania Settentrionale-Vestfalia vicino al Reno, in Germania, il 12 settembre 1956. È cresciuta vicino a Bonn ed ha studiato presso la Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität di Bonn dove si è laureata nel 1986. Ha vissuto a Londra, a Battonya in Ungheria, dal 2009 vive a Berlino e trascorre lunghi periodi dell'anno in un piccolo paese del Friuli, regione italiana alla quale si è particolarmente legata.[1] Ha sposato lo storico e traduttore inglese Martin Chalmers morto nel 2014.[2][3][4]
Attività
Esther Kinsky è una delle scrittrici tedesche più originali della scena letteraria tedesca, si distingue per la capacità di indagare l'esperienza umana e il ricordo.[1]
Ama poter vivere in diversi Paesi perché col tempo riesce a distaccarsi dall'idea di dovere per forza far riferimento ad una propria patria. Le piace sentirsi straniera dove vive e l'Ungheria l'ha maggiormente influenzata e non le spiacerebbe tornarci in altre situazioni politiche.[3]
Opere
Ha pubblicato sei volumi di poesie, cinque romanzi, numerosi saggi ed ha tradotto tre libri per bambini oltre a molti importanti autori inglesi come John Clare, Henry David Thoreau, Iain Sinclair e polacchi come Joanna Bator, Miron Białoszewski, Magdalena Tulli. Sia River che Grove hanno vinto numerosi premi letterari in Germania. Rombo ha ricevuto il W.-G.-Sebald-Literaturpreis 2020. Nel 2022 ha ricevuto il prestigioso Premio Kleist per la sua opera.[4]
Sia River che Grove hanno vinto numerosi premi letterari in Germania. Rombo ha ricevuto il W.-G.-Sebald-Literaturpreis 2020. Nel 2022 ha ricevuto il prestigioso Premio Kleist per la sua opera.[4] Kinsky è stata più volte candidata al Deutscher Buchpreis, ha vinto il Premio della Fiera di Lipsia, il Premio Paul Celan, il Premio Adelbert von Chamisso. Con il romanzo Rombo del 2022 ha ricevuto il Premio Kleist.[1]