Dal 1971 al 1976 Böckenförde è stato membro della Commissione parlamentare speciale sulla riforma costituzionale del Bundestag. Si sono avute sotto il suo mandato molte decisioni innovative per la Repubblica federale tedesca, come quelle relative al dispiegamento dei missili, alla legislazione sui partiti politici o alla regolamentazione legale dell'aborto.
Ernst-Wolfgang Böckenförde è stato giudice della corte costituzionale federale tedesca dal 1983 al 1996.
Dilemma di Böckenförde
È famoso soprattutto per la sua affermazione - ampiamente ripresa, citata[2] e commentata - sulle paradossali contraddizioni interne di uno stato liberale secolarizzato, destinato o ad avvizzire o a trasformarsi in uno stato etico-totalitario,[2] un dilemma che egli ha espresso nei termini seguenti:
«Lo stato liberalesecolarizzato si fonda su presupposti che esso stesso non è in grado di garantire. Questo è il grande rischio che si è assunto per amore della libertà. Da una parte, esso può esistere come stato liberale solo se la libertà che garantisce ai suoi cittadini è disciplinata dall'interno, vale a dire a partire dalla sostanza morale del singolo individuo e dall'omogeneità della società. D'altro canto, se lo Stato cerca di garantire da sé queste forze regolatrici interne attraverso i mezzi della coercizione giuridica e del comando autoritativo, esso rinuncia alla propria liberalità e ricade – su un piano secolarizzato – in quella stessa istanza di totalità da cui si era tolto con le guerre civili confessionali»
^Die Organisationsgewalt im Bereich der Regierung. Eine Untersuchung zum Staatsrecht der Bundesrepublik Deutschland. Berlin: Duncker & Humblot, 1964 (Habilitationsschrift, Münster/Westf.), 2. Auflage 1998. ISBN 978-3-428-02477-3