L'eparchia di Ramanathapuram (in latino Eparchia Ramanathapuramensis) è una sede della Chiesa cattolica siro-malabarese in India suffraganea dell'arcieparchia di Trichur. Nel 2022 contava 11.500 battezzati. È retta dall'eparca Paul Alappatt.
Territorio
L'eparchia estende la sua giurisdizione sui fedeli della Chiesa cattolica siro-malabarese dei distretti di Coimbatore, Karur, Tiripur, Erode, Salem, Namakkal, Tiruchirappalli, Perambalur, Ariyalur, Mayiladuthurai, Nagapattinam, Tiruvarur, Thanjavur, Pudukkottai e Dindigul nella parte centrale dello stato indiano del Tamil Nadu.[1]
Sede eparchiale è la città di Ramanathapuram, dove si trova la cattedrale della Santissima Trinità.
Il territorio è suddiviso in 22 parrocchie.
Storia
L'eparchia è stata eretta con decreto dell'arcivescovo maggiore Varkey Vithayathil il 18 gennaio 2010[2], ricavandone il territorio dall'eparchia di Palghat.
In origine il territorio comprendeva solo i distretti di Coimbatore, Karur, Tiripur, Erode. Il 9 ottobre 2017 ha esteso il suo territorio ad altri 11 distretti del Tamil Nadu.[1]
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
- Paul Alappatt, dal 15 gennaio 2010
Statistiche
L'eparchia nel 2022 contava 11.500 battezzati.
anno
|
popolazione
|
presbiteri
|
diaconi
|
religiosi
|
parrocchie
|
battezzati
|
totale
|
%
|
numero
|
secolari
|
regolari
|
battezzati per presbitero
|
uomini
|
donne
|
2010 |
16.500 |
? |
? |
43 |
13 |
30 |
383 |
|
32 |
288 |
13
|
2014 |
10.859 |
? |
? |
70 |
19 |
51 |
155 |
|
61 |
323 |
18
|
2017 |
10.953 |
? |
? |
56 |
13 |
43 |
195 |
|
75 |
299 |
18
|
2020 |
11.668 |
? |
? |
70 |
28 |
42 |
166 |
|
57 |
270 |
22
|
2022 |
11.500 |
? |
? |
63 |
17 |
46 |
182 |
|
63 |
294 |
22
|
Note
- ^ a b Santhom voice, Ramanathapuram Diocesan Bulletin, vol. 9, nº 1, January 2018 (mappa presente nell'ultima di copertina).
- ^ Testo del decreto, in inglese, in: Synodal News Archiviato il 9 luglio 2021 in Internet Archive., Bulletin of the Syro-Malabar Major Archiepiscopal Church, nº 18, december 2010, pp. 112-114.
Collegamenti esterni
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