Sede eparchiale è la città di Beirut, dove si trova la cattedrale dell'Annunciazione.
Il territorio è suddiviso in 6 parrocchie.
Storia
Non esiste tradizione che attesti la presenza di cristiani giacobiti a Beirut. Verso la fine del XVIII secolo il patriarca siriaco cattolico Ignazio Michele III Jarweh, fuggendo la persecuzione di cui era colpito in Siria, cercò rifugio in Libano; al suo seguito v'era un gruppo di preti ed un nutrito gruppo di famiglie, che si accrebbe negli anni seguenti dopo la fondazione del monastero di Cherfeh.
Nel 1817 il patriarca Ignazio Simone II Zora fondò ufficialmente l'eparchia con la nomina del monaco Antoine Diyárbekirlî, che guidò la comunità di Beirut fino al 1841 pur non avendo una residenza e nemmeno una chiesa per le celebrazioni; lasciò una comunità di un centinaio di fedeli. Gli succedette Youssef Hayek, che pose la residenza nel monastero di Cherfeh; nel 1854 fu nominato arcieparca di Aleppo. Da questo momento la sede fu data in amministrazione a vicari patriarcali, quasi tutti semplici preti. Per un certo periodo risiedette a Beirut il vescovo Théophile Antoine Kandelaft, vescovo titolare di Tripoli di Fenicia dei Siri, in qualità di vicario patriarcale con residenza nella città.
Il 25 marzo 1878 il patriarca Ignazio Giorgio V Chelhot presenziò alla celebrazione della posa della prima pietra della prima chiesa cattolica sira di Beirut, dedicata a San Giorgio, che fu consacrata dal patriarca il 27 dicembre 1884. Fu per molti decenni la cattedrale dell'eparchia.