Enrico Molè (Catanzaro, 7 ottobre 1889 – Roma, 11 novembre 1963) è stato un politico, giornalista e avvocato italiano.
Laureato in giurisprudenza, è avvocato e giornalista. Candidato al Parlamento nel 1919 senza successo[1], viene eletto nel 1921 con una elezione annullata, poi nel 1923, fu tra i deputati dichiarati decaduti nel 1927 per l'Aventino[2]
Nel 1944 fondò a Roma il quotidiano L'Indipendente, di cui fu anche direttore ed editorialista[3]. Fece parte della Massoneria[4].
Fu Ministro dell'Alimentazione nel Governo Parri (21 giugno 1945 - 10 dicembre 1945) e Ministro della Pubblica Istruzione nel primo Governo De Gasperi I (10 dicembre 1945 - 1º luglio 1946), nelle file del Partito Democratico del Lavoro. Nel 1948 fu nominato senatore di diritto e venne eletto vicepresidente del Senato. Fu confermato senatore anche alle elezioni del 1953 e del 1958, come indipendente di sinistra.
Coniugato in prime nozze con la cantante lirica greca Josephine Calleja, è stato il padre della deputata Elsa Molè.[5] In seguito ha sposato Lucrezia De Francesco, prima preside donna d'Italia.
Morì all'età di 74 anni, nel novembre del 1963.
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