Enrico Carboni (Cagliari, 10 luglio 1906 – Oristano, 16 novembre 1993) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia
Proveniva da una nobile e antica famiglia cagliaritana che aveva espresso alti magistrati e i cui membri avevano fatto parte dello Stamento Militare del Regno di Sardegna[1]. Suo nonno, Michele, si arruolò volontario nel regio esercito e partecipò alle prime guerre di Indipendenza col grado di maggiore , divenendo successivamente uno dei più importanti imprenditori cagliaritani.
Dopo la laurea in giurisprudenza a Pisa, esercitò l'avvocatura, fino a diventare cassazionista. Contemporaneamente divenne professore di Diritto marittimo all'università di Cagliari. Insegnò anche all'università di Asmara.
Attività politica
Deputato all'Assemblea costituente, fu poi senatore per le prime quattro legislature[2], dove, fra gli altri incarichi, fece parte della commissione Affari esteri[3][4][5][6]. Ha fatto parte dell'Assemblea parlamentare europea, di cui fu vicepresidente[7].
Fu sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni nell'VIII Governo De Gasperi.
Terminata l'attività politica e professionale si ritirò a Oristano ove si impegnò per la nascita della provincia di Oristano e continuò a curare la sua azienda agricola di Gonnostramatza.
Note
Bibliografia
- Francesco Floris e Sergio Serra, Storia della nobiltà in Sardegna. Genealogia e araldica delle famiglie nobili sarde, Della Torre, Cagliari, 1986, parte IV Nobiliario sardo, voce Carboni, p. 206.
- Libro d'oro della nobiltà italiana, Collegio araldico, Roma, edizione XX, volume XXI, 1990-1994, p. 360.
- Francesco Cesare Casula, Dizionario storico sardo, edizione rieduta e ampliata Unione sarda, Cagliari, 2006, volume 3, ad vocem, pp. 715–716.
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