Rita Mora Castro, sottovalutata avvocatessa che lavora in Messico, vince una causa importante riuscendo a convincere la giuria che l'imputato non ha ucciso la moglie bensì ella si è suicidata (El alegato). Ciò provoca molto clamore, e Rita finisce sotto i riflettori; poco dopo riceve una telefonata anonima in cui le si offre un importante compenso in cambio di una missione non specificata. Delusa dalla scarsa considerazione finora ottenuta, la donna accetta un incontro (Todo y nada) col cliente, che si rivela essere il boss del cartello Juan "Manitas" Del Monte. Egli esprime il desiderio di sottoporsi segretamente a un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, iniziando così una nuova vita (El encuentro), e chiede aiuto a Rita in merito.
Dopo aver incontrato dei dottori a Bangkok (La vaginoplastia) eTel Aviv (Lady), Rita trova un chirurgo che accetta di eseguire la procedura dopo aver ascoltato da Manitas quanto abbia sempre desiderato essere una donna (Deseo). Dopo l'operazione, i due figli di Manitas e la moglie Jessica vengono, per loro sicurezza, trasferiti in Svizzera; Rita riceve in compenso un'esorbitante somma di denaro, mentre Manitas inscena una finta morte e inizia una nuova vita col nome di Emilia Pérez.
Quattro anni dopo, a Londra, Emilia, che vuole riunirsi alla sua famiglia, rincontra Rita (Por casualidad) e le chiede nuovamente aiuto. L'avvocatessa porta Jessica e i figli a Città del Messico per farli vivere con Emilia presentandola come una lontana cugina di Manitas che si è offerta volontaria per aiutare a badare ai bambini. Jessica non riconosce quello che una volta era suo marito e inizialmente si oppone all'accordo accettando, alla fine, di tornare nella patria natia solo per riunirsi a Gustavo Brun, un amante del passato con cui ha avuto una relazione durante gli ultimi anni del matrimonio (Bienvenida).
Adattandosi alla loro nuova vita in Messico, Rita ed Emilia hanno un incontro fortuito con la madre di un bambino scomparso, che porta l'ex narcotrafficante a riflettere sul suo passato criminale (Mis siete hermanos y yo). In seguito il fu Manitas mette a letto il figlio, ed egli confessa di riconoscere ancora l'odore di suo padre (Papá). Presa dai rimorsi, Emilia sfrutta i suoi contatti con i membri del cartello incarcerati per creare un'organizzazione no-profit che identifica i corpi delle vittime del cartello (Para). Rita ed Emilia collaborano per far crescere l'ente reclutando finanziatori, alcuni dei quali sono comunque pericolosi e corrotti (El mal). Epifanía, una donna i cui resti del marito violento sono stati identificati dall'organizzazione di Emilia, incontra la donna che le conferma la morte del marito, e le due in seguito iniziano una relazione (El amor).
Nel frattempo, Jessica continua a frequentare Gustavo (Mi camino) e rivela che i due hanno in programma di sposarsi e trasferire la famiglia in una nuova casa. Quando Emilia si riferisce ai bambini come "miei" e diventa fisicamente aggressiva, sua moglie porta via i figli da casa. Emilia allora, sfruttando alcune conoscenze, le taglia i fondi e fa minacciare Gustavo affinché lasciare il Messico, ma per tutta risposta Jessi e il suo amante la rapiscono e chiedono trenta milioni di dollari di riscatto a Rita intimorendola con un pacchetto che contiene tre dita di Emilia. Arrivata al luogo designato per lo scambio, l'avvocatessa tenta di negoziare con Gustavo, ma ne consegue una sparatoria con la squadra di sicurezza che la donna ha assunto per portare in salvo Emilia. Quest'ultima, alla fine, si rivela a Jessica tramite dettagli di momenti che hanno passato insieme nel primo incontro e nel giorno delle nozze (Perdóname). Gustavo carica Emilia nel bagagliaio e fugge via con Jessica, la quale si rende lentamente conto di cosa è successo, così inizia a sentirsi in colpa e cerca di far accostare Gustavo puntandogli contro la pistola. Nella colluttazione che ne consegue l'auto esce di strada e finisce in un burrone, dove esplode. Rita accorre e non può che constatare la morte delle persone all'interno del veicolo. Successivamente si offre di fare da tutrice ai figli di Emilia e Jessica.
Giorni dopo Epifanía, insieme a molte altre persone, marcia per strada cantando l'elogio funebre di Emilia e celebrando la sua lotta per la verità e la libertà (Las damas que pasan).
Produzione
Il film era stato originariamente concepito come un'opera lirica in quattro atti.[1] Le riprese sarebbero dovute incominciare nell'autunno del 2022, ma sono state posticipate di sei mesi a causa degli impegni contrastanti del cast.[2][3] La location delle riprese è quindi cambiata dal Messico com'era originariamente previsto a un teatro di posa nei pressi di Parigi,[2] che ha permesso secondo Audiard maggiori libertà in fase di lavorazione, soprattutto nei numeri musicali.[1] Le riprese sono infine cominciate nel maggio del 2023 e terminate nel mese di luglio.[4][5] Damien Jalet è stato il coreografo del film.[1]
Il film ha ricevuto un'ovazione di nove minuti al termine della sua anteprima al Festival di Cannes.[7][8] Le interpretazioni del cast, in particolare quelle di Zoe Saldana, Selena Gomez e Karla Sofia Gascón, hanno ricevuto il plauso della critica.
Critica
Aldo Spiniello di Sentieri Selvaggi dà al film 4 stelle su 5 e scrive che con Emilia Perez "in modo sorprendente, il regista francese ridisegna i lineamenti del suo cinema e riarticola le dinamiche del musical, piegandole alle logiche del thriller"; Teo Youssoufian di CineFacts elogia il film scrivendo che "Emilia Pérez è il musical del contemporaneo, perfetto per il mondo post-pandemico senza fiducia nel futuro e avvolto da una nube cupa e pessimista nonostante le musiche, i balli e i colori".[11]
Su Rotten Tomatoes, il film detiene un indice di gradimento dell'88% basato su 25 recensioni, con una valutazione media di 7,3/10.[12] Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 70 su 100, basato su 17 recensioni critiche che indicano recensioni "generalmente favorevoli".[13]