Elizabeth Ann Bayley nacque nel 1774 a New York da una famiglia episcopaliana: il 25 gennaio del 1794, all'età di diciannove anni, sposò il ricco commerciante William Seton, a cui diede cinque figli.
Il marito si ammalò gravemente e, su consiglio dei medici, si trasferì in Italia per rimettersi in salute. Elizabeth e William sbarcarono a Livorno nel novembre 1803, ma, a causa dell'epidemia di febbre gialla che si era sviluppata a New York, fu imposta loro la quarantena in un lazzaretto alle porte della città.
Durante la permanenza a Livorno, i coniugi furono visitati più volte da Filippo Filicchi, console degli Stati Uniti nella stessa città toscana.
Tuttavia, le condizioni del marito peggiorarono e il 27 dicembre 1803 William morì nell’ospedale di Pisa; fu quindi sepolto nel cimitero degli inglesi.[1]
Dopo la morte del marito, i Filicchi cercarono di aiutare la vedova, portandola in pellegrinaggio in molte chiese della città, tra cui quella di Santa Caterina e il santuario di Montenero.
Così Elizabeth iniziò il percorso che la portò a convertirsi al cattolicesimo e proprio durante la celebrazione di una messa nel suddetto santuario ebbe una rivelazione circa la presenza reale di Gesù nell'eucaristia e decise di diventare cattolica.
Tornata negli Stati Uniti nel 1804, dopo un non breve travaglio spirituale, in forma ufficiale dichiarò di staccarsi dal chiesa episcopale e di voler entrare nella chiesa cattolica: era il 14 marzo 1805. Ricevette la prima comunione il 25 marzo 1805 e venne cresimata il 26 marzo dell'anno successivo.[2]
Si trasferì a Baltimora, sotto la protezione del vescovo John Carroll, e iniziò a svolgere il suo apostolato a favore delle donne vedove con figli piccoli: eresse anche molte scuole.
Il 1º giugno del 1809 fondò una comunità religiosa improntata alla spiritualità vincenziana (le Figlie della Carità di San Giuseppe) e si stabilì ad Emmitsburg, nel Maryland: nel 1812 adottò le costituzioni delle Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, modificate e approvate dal vescovo Carrol. Il primo gruppo di religiose (madre Seton e altre sedici consorelle) fecero la loro professione di voti perpetui il 19 luglio 1813.
Importante e di indubbia rilevanza storica il carteggio epistolare tra Seton e Filicchi da cui è scaturita la crescita nella fede di Elisabetta Anna Seton. Motivazioni storiche e culturali che hanno portato all'edificazione della prima chiesa al mondo dedicata a Livorno alla prima santa americana.[3]
Morì il 4 gennaio 1821 all'età di 46 anni.
Le suore di Carità della Seton
Dalle Figlie della Carità di Elizabeth Seton, con casa madre a Emmitsburg, hanno avuto origine numerose congregazioni:
^William morì da protestante, ma i suoi presunti resti sono stati riesumati nel 2006 dalle autorità ecclesiastiche cattoliche per essere trasferiti nella parrocchia livornese di Santa Elisabetta Seton. Nell'occasione la lastra sepolcrale della tomba è stata danneggiata e non è stata ricollocata nell'originaria posizione. Si veda M. Giunti e G. Lorenzini (a cura di), Un archivio di pietra: l'antico cimitero degli inglesi di Livorno. Note storiche e progetti di restauro, Ospedaletto (Pisa) 2013, pp. 76 e 121.
^G. Ortona Orefice, Elizabeth Seton divenne santa a Livorno, in "CN - Comune Notizie", n. 17, aprile/giugno 1996, p. 36.
^Un dialogo di amicizia e di fede - Corrispondenza tra i Seton e i Filicchi (1788-1890). Di Don Gino Franchi - Books & Company editore ISBN 88-7997-086-0