Driss Ksikes

Driss Ksikes

Driss Ksikes (in arabo إدريس كسيكس?; Casablanca, 7 marzo 1968) è un giornalista e scrittore marocchino.

Biografia

Nato a Casablanca nel 1968, Ksikes divenne caporedattore della rivista TelQuel e della versione arabofona Nichane, che nel 2006 divenne protagonista di uno scandalo quando un articolo venne accusato di voler sminuire la figura del profeta Maometto. Ksikes e l'autrice dell'articolo Sanaa El Aji vennero condannati a sentenze sospese di tre anni e a una multa da una corte a Casablanca per denigrazione all'Islam; i due ricevettero numerose minacce di morte in seguito a un aggressivo servizio relativo all'episodio trasmesso nelle reti televisive nazionali. I due giornalisti negarono di voler offendere la sensibilità religiosa, scusandosi pubblicamente. Il caso venne condannato da varie organizzazioni internazionali, quali Reporter senza frontiere. Ksikes abbandonò la direzione di Nichane lasciandola a Ahmed Benchemsi.[1][2] In seguito a questo episodio Ksikes abbandonò del tutto il giornalismo, concentrandosi sulla scrittura.[3]

Premi

Opere

Racconti

  • Ma boîte noire (2006)
  • L'Homme descendu du silence (2014)

Saggi

  • Errances critiques (2013)
  • Métier d’intellectuel : Dialogue avec quinze penseurs du Maroc (2014)
  • Au détroit d'Averroès (2019)
  • Sentieri dell'indisciplina (2024)

Opere teatrali

  • Pas de mémoire, mémoire de pas (1998)
  • Le Saint des incertains (2001)
  • IL (2011)
  • N’enterrez pas trop vite Big Brother (2013)
  • 180 degrés (2014)

Note

  1. ^ Gershovich, p. 102.
  2. ^ (EN) Richard Hamilton, Morocco reporters defend article, Casablanca, BBC News, 8 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2007).
  3. ^ Boum-Park, p. 295.

Bibliografia

Altri progetti

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