La casa venne costruita per il padre di John Drayton, John Drayton Sr. (c. 1715–1779) dopo che questi acquistò la proprietà alla fine degli anni '30 del Settecento.[1] Come terzogenito della famiglia, egli sapeva di non poter ereditare la proprietà paterna oggi nota come Magnolia Plantation and Gardens.
Per decenni, la casa si è ritenuta iniziata nel 1738 e completata nel 1742. Nel 2014, l'esame dei legni di cui è composta parte della casa hanno dimostrato che questi vennero derivati da alberi caduti nell'inverno del 1747–48. La casa venne quindi occupata con tutta probabilità solo dagli anni '50 del Settecento.[2] La casa era inserita all'interno di una piantagione di 2,5 km² di superficie totale dove si coltivava indaco e riso e dove lavoravano 13 schiavi, ma che poteva ospitarne sino a 78. Sette generazioni della famiglia Drayton hanno preservato la casa nelle sue condizioni originarie, anche se le ali laterali non sono sopravvissute sino ai nostri giorni: un terremoto distrusse i locali della lavanderia nel 1886 ed un uragano distrusse la cucina nel 1893.[3] John Drayton acquistò gran parte della vicina proprietà da suo nipote, William Drayton, Sr., dopo che quest'ultimo venne costretto a trasferirsi in Florida per lavoro negli anni '70 del XVIII secolo. John Drayton consolidò così le sue proprietà nell'area.
Descrizione
La casa ha un portico d'ingresso sulla facciata ovest, rivolta verso il fronte del fiume Ashley. Il progetto si presenta molto simile a quello di Villa Cornaro presso Venezia, disegnato appunto dall'architetto italiano Andrea Palladio nel 1551. Il piano terra di Drayton Hall è del resto di stile palladiano, anche se con alcune variazioni rintracciabili nella tavola 38 dell'opera di James Gibbs, A Book of Architecture,[4] pubblicata a Londra nel 1728.[5] L'entrata centrale divide simmetricamente la casa col suo scalone e con un grande salone interno, fiancheggiato su ambo i lati da camere rettangolari e quadrate.[6] I camini a basamento della casa sono stati resi popolari dal lavoro di William Kent. Internamente vi sono dei degli stucchi d'epoca.
Il South Carolina Department of Archives and History ha detto di Drayton Hall che è "senza subbio uno dei migliori esempi di case di piantagione sopravvissute in America".[8]