Una leggenda popolare narra che dio Giano si fosse recato in questi luoghi per assaggiare il vino locale. A sostegno di questa ipotesi molti hanno ipotizzato che il nome del paese derivi da "doliumJani.[2]
Pare comunque certo che ai tempi dell'impero romano già fossero presenti i vigneti.[senza fonte] La prima regolamentazione risale al 1593: un'ordinanza del Comune vietava di vendemmiare prima di San Matteo (il 21 settembre), per evitare che l'uva non maturasse correttamente.[3]
Tecniche di produzione
La forma di allevamento prevista è la controspalliera con potatura Guyot
Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate nella provincia di Cuneo. Per diritti acquisiti si possono svolgere anche in provincia di Savona.
È consentito inserire in etichetta la menzione aggiuntiva riferita a unità geografiche in cui vengono prodotte le uve:
Con la dicitura "del comune di" seguita dal nome di uno dei comuni.
Con il richiamo a una delle seguenti località[4]: Arazza, Archisa, Borgne, Bricco Fornera, Bricco Mollea, Bricco Rosso, Briccotto, Brucialepre, Cantalupo, Chicchivello, Conzia, Cornole, Corradini, Crotte, Cursalet, Dorino-Boassi, Garino, Ghigliani, Gorrea, Griero-Pepe, La Costa, Lo Sbaranzo, Lorena, Madonna Delle Grazie, Marenca, Martina, Masanti, Moncucco, Monsignore, Monterustico, Obinea, Patriano, Pazzello, Perticali, Pianbosco, Piandeltroglio, Pianezzo, Roanchi, Rua Lunga, San Bernardo, San Carlo, San Fiorenzo, San Grato, San Luigi, San Sebastiano, Sant’Eusebio, Santa Lucia, Spinardi, Surie, Tarea, Taricchi, Valdibà, Viapiana, Vigne Dolci, Zovetto. Congiuntamente all'unità geografica aggiuntiva, chi effettua congiuntamente vinificazione e imbottigliamento può rivendicare anche la menzione "vigna".
L'indicazione dell'annata di produzione delle uve è obbligatoria.
Disciplinare
Il Dogliani è stato istituito con DM 26.06.1974 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.299. Successivamente è stato modificato con
DM 06.07.2005 GU 170 - 23.07.2005 che lo trasforma in DOCG
La versione in vigore è stata approvata con pubblicazione sul bollettino ufficiale GUCE C 225[1]
Tipologie
Dogliani
Uvaggio: Dolcetto 100%
Dogliani
Dogliani vigna
Dogliani superiore
Dogliani superiore vigna
titolo alcolometrico minimo
12,00% vol.
13,00% vol.
13,00% vol
13,00% vol
acidità totale minima
4,5 g/l.
4,5 g/l.
4,5 g/l.
4,5 g/l.
estratto secco minimo
21,0 g/l.
21,0 g/l
24,00 g/l
24,00 g/l
resa massima di uva per ettaro
80 q.
72 q.
70 q.
63 q.
resa massima di uva in vino
70%
70%
68%
68%
invecchiamento
no
no
12 mesi
12 mesi
Caratteri organolettici
Di colore rosso rubino con sfumature di mora e viola, profuma di fiori e frutti freschi, soprattutto mora e ciliegia selvatica. Ha un sapore deciso e armonico, con retrogusto finemente mandorlato.[6]