Il disastro della LoveParade avvenne il 24 luglio 2010 nel corso della diciannovesima edizione della LoveParade svoltasi a Duisburg in Germania. Morirono 21 persone e ne rimasero ferite altre 510.[1]
Le cause del disastro sono state oggetto di un'inchiesta archiviata il 4 maggio 2020 da parte della procura di Duisburg. In seguito all'incidente gli organizzatori della LoveParade hanno annunciato che quella del 2010 sarebbe stata l'ultima edizione della manifestazione.[2]
La LoveParade era un popolare festival di musica dance gratuito nato a Berlino nel 1989. Il festival prevedeva esibizioni su palchi e aveva come principale caratteristica la presenza di una parata in giro per le strade con DJ e ballerini che si muovevano in mezzo al pubblico. L'edizione del 2010 venne svolta a Duisburg, come parte delle manifestazioni per celebrare la scelta della Ruhr come Capitale europea della cultura. Fu la prima a svolgersi in uno spazio chiuso, nell'area di una vecchia stazione merci. La capacità della stazione era limitata a 250.000 persone sebbene, sulla base dell'esperienza delle edizioni precedenti, fossero attese oltre un milione di persone.[3]
Dinamica del disastro
L'entrata nella stazione iniziò alle 12:00 CEST (10:00 UTC) attraverso un tunnel di 240 metri dal lato est e da una serie di sottopassaggi dal lato ovest. Entrambi gli ingressi si riunivano poi su una rampa che era l'unico punto di ingresso e di uscita dall'area del festival.[4]
Alle 15:30, a causa del sovraffollamento, gli organizzatori chiesero alla polizia di bloccare l'afflusso dei partecipanti. La polizia annunciò tramite altoparlanti alle persone in attesa che non era più consentito l'ingresso e chiuse l'accesso all'area del festival.[5][6] La folla continuò a entrare dall'altro lato del tunnel, ignorando l'avvertimento, e in breve tempo l'area all'uscita del tunnel divenne sovraffollata.[7][8]
A causa del sovraffollamento la situazione divenne presto insostenibile e nacque una calca improvvisa che causò le morti e i feriti.[9] La maggior parte delle morti avvenne per schiacciamento della cassa toracica.[10] Per evitare ulteriori scene di panico la manifestazione fu proseguita sino al termine, senza informare il resto della folla della tragedia appena avvenuta.[9]