In seguito alla fine dell'impero Napoleonico e alla conseguente restaurazione, Verona passò sotto il dominio austriaco insieme al regno Lombardo-Veneto. In seguito alle guerre risorgimentali la città si trovò ad assumere un ruolo di notevole importanza strategica. Verona conobbe così un periodo in cui le fortificazioni alla sua difesa crebbero in un ritmo vertiginoso.
L'Ufficio
Per assecondare i piani difensivi della città, voluti dal feldmarescialloJosef Radetzky, fu istituito il Regio Ufficio per le fortificazioni, costituito da validi ingegneri militari. Oltre alla costruzione di mura, bastioni e fortezze, l'ufficio si occupò anche dell'edificazione di numerosi edifici adibiti al sostentamento della guarnigione presente in città (come ospedali, arsenali, opifici,...) e alla manutenzione e gestione di alcuni apparati logistici (strade militari, sistemi di comunicazione,...).
Uno degli esponenti più importanti dell'ufficio è stato Franz von Scholl, geniale ingegnere militare autore di numerose fortificazioni austriache della prima metà del XIX secolo e residente a Verona fino al 1838, anno della sua morte.
In seguito l'ufficio fu diretto da Conrad Petrasch e da Andreas Tunkler che produsse le fortificazioni più esterne alla città.
Vittorio Jacobacci, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, dicembre 1980.