Il territorio è eminentemente rurale: due soli centri, Jaca e Sabiñánigo, superano i 5.000 abitanti e annoverano oltre la metà dell'intera popolazione diocesana. La restante parte è dispersa in 201 nuclei abitati.
Il territorio si estende su 5.896 km² ed è suddiviso in 181 parrocchie, raggruppate in 4 arcipresbiterati: Biescas, Erla-Uncastillo, Sabiñánigo, Jaca-Berdún.
Storia
Nel X secolo i territori dell'odierna diocesi appartenevano al regno di Navarra. Nel 922 Galindo, vescovo di Pamplona, considerando troppo ampia la propria diocesi, consacrò tre nuovi vescovi per la contea d'Aragona, fra cui Ferriolo, che ricevette il titolo di vescovo di Sasave, monastero della Valle de Lubierre che divenne sede vescovile.
Nel 1077 il re Sancho Ramírez elevò il villaggio (villa) di Jaca a città, facendone la prima capitale d'Aragona e stabilendovi la sede episcopale, suffranea dell'arcidiocesi di Tarragona. Primo vescovo fu García Ramírez, fratello del re, cui seguì il vescovo Pedro.
Infatti, il 19 novembre 1096Huesca fu riconquistata dal re Pietro I d'Aragona (1094-1104), che ne fece la nuova capitale del regno. Nell'ottobre del 1097 il vescovo Pedro di Jaca trasferì la sede della diocesi aragonese a Huesca, decisione confermata l'11 maggio 1098 da papa Urbano II. Tuttavia la sede di Jaca non fu completamente soppressa, poiché mantenne la propria cattedrale e il capitolo dei canonici. Da questo momento la diocesi ebbe il doppio nome di "diocesi di Huesca e Jaca".
La separazione delle due diocesi fu sancita dalla bollaCum ad hoc di papa Pio V del 18 giugno 1571, che ebbe effetto a partire dall'8 marzo 1573, dando così origine alla presente diocesi, suffraganea dell'arcidiocesi di Saragozza, e alla diocesi di Huesca.
Nel 1785 al territorio della diocesi si aggiunse l'arcipresbiterato della Valdonsella, che prima apparteneva alla diocesi di Pamplona e che fin dal Medioevo era conteso fra le due diocesi.
Il 2 settembre 1955, facendo seguito al concordato del 1953 che stabiliva di far coincidere i limiti delle diocesi con quelli delle province civili, furono rivisti i confini con le diocesi vicine: la diocesi di Jaca acquisì l'arcipresbiterato di Broto dalla diocesi di Huesca e altre 4 parrocchie dall'arcidiocesi di Saragozza, e cedette la parrocchia di Eres alla stessa Huesca.[2]
(FR) E. Zaragoza, v. Jaca, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XXVI, Paris, 1997, coll. 539-548
(LA) Bolla Cum ad hoc, in: Ramón de Huesca, Teatro histórico de las Iglesias del reyno de Aragón, tomo VIII, Pamplona, 1802, pp. 456-463 (Apendice VIII)