Quando la diocesi fu soppressa, le parrocchie erano 11; inoltre essa si estendeva per circa 46.000 miglia quadrate con un totale di 38.818 cattolici[2] e comprendeva anche l'arcidiaconato di Chiemsee e il decanato di St. Johann in Tirol.
Storia
La diocesi venne creata ufficialmente nel 1215 dall'arcivescovo di Salisburgo Eberhard von Regensberg e ricevette una prima conferma pontificia durante il concilio lateranense IV del mese di novembre dello stesso anno. Eberhard, in questa opera, seguì il modello di alcuni suoi predecessori che fondarono ad esempio la diocesi di Gurk come diocesi personale, affidando ad un suo vescovo ausiliare parte della propria immensa arcidiocesi.[3] L'imperatore Federico II approvò questa concessione con la separazione dall'arcidiocesi di Salisburgo delle parrocchie dipendenti dai monasteri del lago Chiemsee. La fondazione venne riconosciuta da papa Innocenzo III con la bollaSuper familiam del 28 gennaio 1216, con la quale furono stabiliti i limiti e il numero delle parrocchie e venne eretta la cattedrale.[4]
L'istituzione della diocesi era nell'ottica dell'arcivescovo di Salisburgo un metodo per governare in maniera più corretta l'arcidiocesi, che proprio in quel periodo aveva conosciuto una notevole espansione territoriale e necessitava di un controllo più capillare. Per questo motivo i vescovi di Chiemsee vennero considerati perlopiù come uomini di fiducia dell'arcivescovo di Salisburgo, il quale li nominava personalmente, conferiva loro la consacrazione episcopale e li investiva formalmente dell'incarico. Era questo un privilegio concesso dalla Santa Sede agli arcivescovi di Salisburgo: « Archiepiscopus Salzeburgensis habet facultatem eligendi ad ecclesiam Chiemensis ».[5]
Con il XIV secolo, anche i vescovi presero coscienza della loro posizione ed iniziarono ad avere sempre più una loro personale influenza sulla diocesi, slegandosi lentamente da Salisburgo, pur rimanendo sotto la sovranità del metropolita. Il vescovo di Chiemsee era un vassallo dell'arcivescovo e faceva parte di diritto del capitolo della cattedrale di Salisburgo dove aveva voce attiva sulle questioni amministrative; a partire dalla metà del XV secolo, i vescovi di Chiemsee, pur non possedendo nessuna reale giurisdizione politica, ebbero anche il titolo di principi del Sacro Romano Impero.
La diocesi comprendeva in parte l'arcidiaconato salisburghese di Chiemsee, che dal 1160 era concesso in perpetuo ai prevosti di Herrenchiemsee. La creazione della diocesi sul medesimo territorio determinò un conflitto di giurisdizione tra i prevosti e i vescovi che si protrasse fino al XVII secolo; nel 1613 l'arcidiaconato salisburghese di Chiemsee fu territorialmente fatto coincidere con la diocesi e contestualmente furono creati due titoli arcidiaconali distinti. In questo modo, il prevosto di Herrenchiemsee come arcidiacono di Salisburgo dipendeva dagli arcivescovi di Salisburgo, e come arcidiacono di Chiemsee dipendeva dal vescovo di Chiemsee.
(LA) Bolla Super familiam, in Monumenta Historica Ducatus Carinthiae, Geschichtliche Denkmäler des Herzogthumes Kärnten, vol. I, a cura di August Jaksch, Klagenfurt, 1896, pp. 348-350
(LA) Bolla Dei ac Domini Nostri, in Bullarii romani continuatio, Tomo VII, Parte 2, Prato, 1852, p. 1729 e seguenti (in particolare il paragrafo n. 3)
(DE) Max Fürst, Das Bistum Chiemsee und seine Bischöfe, in: Heimatbilder aus dem Chiemgau, n° 49, Traunstein, Historischer Verein für den Chiemgau, 1927 pp. 226–240
(DE) Engelbert Wallner, Das Bistum Chiemsee im Mittelalter 1215-1508, (Quellen und Darstellungen zur Geschichte der Stadt und des Landkreises Rosenheim, Tomo 5), Rosenheim, Historischer Verein Rosenheim, 1967
(DE) Johannes Graf von Moy, Das Bistum Chiemsee, in: Mitteilungen der Gesellschaft für Salzburger Landeskunde Tomo 122 (1982) pp. 1–50
(DE) Erwin Naimer, Das Bistum Chiemsee in der Neuzeit, (Quellen und Darstellungen zur Geschichte der Stadt und des Landkreises Rosenheim, vol. 11), Rosenheim, Historischer Verein Rosenheim, 1990
(DE) Erwin Naimer, Kirchengeschichte von St. Johann, in: Hye, Franz-Heinz; Trockenbacher, Franz; Marktgemeinde St. Johann in Tirol (edd.): St. Johann in Tirol, Natur und Mensch in Geschichte und Gegenwart. St. Johann in Tirol, Marktgemeinde St. Johann in Tirol, 1990
(DE) Manfred Heim, Bischof und Archidiakon, geistliche Kompetenzen im Bistum Chiemsee (1215-1817), St. Ottilien, EOS-Verlag, 1992
(DE) Karl Heinz Ritschel, Das Bistum Chiemsee, 2000
(DE) Manfred Heim, Das Bistum Chiemsee in der Germania Sacra, in: Konrad Ackermann e Hermann Rumschöttel (edd.), Bayerische Geschichte – Landesgeschichte in Bayern. Festgabe für Alois Schmid zum 60. Geburtstag, (Zeitschrift für bayerische Landesgeschichte, Tomo 68), München, 2005, pp. 393–406
(DE) Peter Fischer, St. Johann war einst bischöfliche Residenz : Vor 200 Jahren wurde das Bistum Chiemsee aufgelöst. In: Heimatkundliche Beiträge des Museums- und Kulturvereines Sankt Johann in Tirol n°. 12, Frühjahr 2008 (PDF, 683 kB)Archiviato l'8 gennaio 2014 in Internet Archive. = Tiroler Heimatblätter, Tomo 84 (2009), 1, pp. 36–39