Dino Penazzato
Dino Penazzato (Vicenza, 5 novembre 1913 – Roma, 15 giugno 1962[1]) è stato un politico e sindacalista italiano, terzo presidente delle ACLI e deputato della Democrazia Cristiana.
Biografia
Fu presidente nazionale delle Acli dal 4 aprile 1954 al 1º aprile 1960.[2]
Nel 1953 fu eletto deputato per la DC, venendo confermato nel 1958; nel partito è esponente della corrente progressista di "Rinnovamento".[2]
Fu tra i teorici della compatibilità tra incarichi politici e quelli dell'associazione.[3]
Sotto la sua guida le ACLI ebbero violenti attacchi da parte della Confindustria e di Luigi Gedda.[2]
Nel 1966, in suo ricordo, fu intitolato un premio di pittura a Viterbo,[4] mentre a Roma al quartiere Collatino gli fu intitolata una strada e la biblioteca comunale al civico 112.[5][6]
Note
Bibliografia
- Sito ACLI Lombardia Schede Presidenti ACLI, su aclilombardia.it.
- Prima rassegna regionale di pittura "Premio Dino Penazzato": 19 marzo-5 aprile 1966, Viterbo, Agnesotti, 1966, SBN IEI0272134.
- Penazzato D., Scritti e discorsi di Dino Penazzato, Roma, A.C.L.I., SBN RLZ0180059.
- Penazzato D., Declino della proprietà?, Raggio, 1953.
- Penazzato D., Forme e strumenti del movimento operaio, in Quaderni di azione sociale, A.C.L.I., 1995, p. 59.
- Labor L., Dino Penazzato e le A.C.L.I., in Quaderni di azione sociale, A.C.L.I., 1995, p. 71.
- Domenico Rosati, La fabbrica della speranza. Dino Pennazzato, le ACLI, la politica, tra memoria e futuro, Editoriale AESSE, Roma 1995.
- Maurilio Lovatti, Giovanni XXIII, Paolo VI e le ACLI, Morcelliana, Brescia, 2019, pp. 17–51.
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