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La dermatofitosi è una infezione micotica superficiale della cute, causata dalle specie di dermatofiti Microsporum, Epidermophyton o Tricophyton in grado di parassitare esclusivamente strutture morte, ricche di materiale cheratinico (strato corneo, peli, unghie). A trasmetterla all'uomo possono essere altri uomini o un animale.
Al tronco e agli arti superiori è comunemente chiamata tricofizia ed è caratterizzata da placche squamose ovali o rotonde, con bordi leggermente rilevati e tendenza alla risoluzione al centro. Nel piede si formano piccole vescicole, fissurazioni, prurito, desquamazione e spesso sopravviene un'infezione batterica (il cosiddetto "piede d'atleta"). La terapia comprende l'utilizzo di agenti funginei topici, come il tolnaftato, il clotrimazolo[1], l'acido undecilenico e, in fase di sperimentazione, l'ozono[2], o di griseofulvina per via orale. Le lesioni ungueali del piede e della mano sono poco sensibili al trattamento topico.
Note
- ^ Y. M. Clayton, Dermatophyte infections, in Postgraduate Medical Journal, vol. 55, n. 647, 1979-09, pp. 605–607, DOI:10.1136/pgmj.55.647.605. URL consultato il 21 novembre 2021.
- ^ Fernanda Vasquez Daud, Suely Mitoi Ykko Ueda e Alessandra Navarini, The use of ozonized oil in the treatment of dermatophitosis caused by microsporum canis in rabbits, in Brazilian Journal of Microbiology: [publication of the Brazilian Society for Microbiology], vol. 42, n. 1, 2011-01, pp. 274–281, DOI:10.1590/S1517-83822011000100035. URL consultato il 21 novembre 2021.
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