Il De fato (o Contra mathematicos) è un'opera non pervenutaci scritta dall'autore cristiano Marco Minucio Felice. Di essa dà testimonianza san Girolamo[1]:
(
LA)
«Minucius Felix, Romae insignis causidicus, scripsit dialogum Christiani et ethnici disputantium, qui Octavius inscribitur: sed et alius sub nomine eius fertur de Fato, vel contra mathematicos [...]»
(
IT)
«Minucio Felice, insigne avvocato di Roma, scrisse un dialogo avvenuto tra cristiani e un pagano, intitolato Octavius: ma sotto il suo nome se ne tramanda anche un altro, il de Fato o contra mathematicos»
Lo stesso Girolamo, tuttavia, dubitava dell'autenticità del dialogo per ragioni stilistiche, nonostante ammettesse che si trattasse, come l'Octavius, di un'opera composta da un uomo colto[2]. Ciononostante, il De fato vel contra mathematicos era stato promesso dallo stesso Minucio nell'ultima parte dell'Octavius.
Note
- ^ De viris illustribus, 58.
- ^ «[...] qui cum sit et ipse diserti hominis, non mihi videtur cum superioris libri stilo convenire [...]».
Voci correlate