Das Paradies und die Peri (Il Paradiso e la Peri), op. 50, è un oratorio profano in tre atti, composto da Robert Schumann su un libretto adattato dal compositore di un'opera di Thomas Moore (Lallah Rookh).[1]
Prima rappresentazione[1]
Questo oratorio profano debuttò alla Gewandhaus Großer Saal di Lipsia il 4 dicembre 1843, diretta dallo stesso Robert Schumann, venendo accolto positivamente soprattutto dal pubblico piuttosto che dalla critica.[1] Venne replicato l'11 dicembre seguente, sempre diretto da Schumann[2], ottenendo un maggior favore. Del 23 dicembre 1843 è la prima rappresentazione al Semperoper di Dresda, ove ottenne nuovamente grandi consensi.[1]
Trama
La storia, intrisa di simbolismo e significati moralistici ed ideale commistione tra misticismo arabo e quello cristiano[2], è ambientata in un favoloso e mitico Oriente e racconta di una Peri, creatura della mitologia persiana paragonabile ad una fata, che viene allontanata dal Paradiso per delle colpe non chiarite nella trama, e dei suoi tentativi per tornarvi, che consistono nel portare alla divinità superiore un dono puro, degno di esso.[1]
La Peri quindi s'invola sull'India per raccogliere le ultime gocce di sangue di un giovane eroe ucciso da un tiranno, ma l'offerta non basta per consentirle il ritorno in Paradiso.[1] Tornata sulla Terra, dopo essersi riposata alle sorgenti del Nilo, ne segue il corso, incontrando una coppia di innamorati colpiti dalla peste: ella porterà alla divinità l'ultimo respiro della ragazza che ha sacrificato la propria vita per stare accanto all'amato morente[1]; anche in questo caso il dono non è bastevole per il suo ritorno in Cielo.[1] La Peri riprende la sua ricerca arrivando nella valle di Baalbek.[1] Nota così un bambino intento ad intonare le preghiere della sera.[1] Egli è osservato da un feroce bandito che viene sopraffatto dal pentimento alla visione del fanciullo.[1] Le lacrime di pentimento dell'uomo saranno il dono che riapriranno finalmente le porte del Paradiso alla Peri.[1]
Organico strumentale
Un ottavino, due flauti, due oboi, due clarinetti, due fagotti, quattro corni, due trombe, tre tromboni, un oficleide, timpani, una grancassa, piatti, triangolo, arpa e archi.[1]
Note
Collegamenti esterni