Marchigiana di San Benedetto del Tronto, abbandona prima il liceo scientifico poi quello artistico, per trasferirsi infine a Roma. Si dedica a vari lavori, dall'operaia, la barista e la cameriera.[1] Viene scoperta per caso da Claudio Giovannesi e dal suo casting director mentre erano a pranzo in un'osteria a Monteverde dove lavorava come cameriera.[1] I due le propongono un provino per una parte nel film che Giovannesi vuole girare.
Superato il casting, ottiene il ruolo da protagonista in Fiore, lungometraggio che tratta di una storia d'amore che nasce in un carcere giovanile. Il film viene presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2016, dove viene accolto da dieci minuti di applausi.[2] L'esordio cinematografico di Daphne le fa ottenere un plauso dalla critica e dal pubblico, oltre che l'ammirazione di Valerio Mastandrea che interpreta suo padre nel film: «Ha fatto sentire me un debuttante».[1] Grazie a questa performance viene candidata al David di Donatello per la migliore attrice protagonista2017 e vince sia il Premio Guglielmo Biraghi come migliore attrice esordiente ai Nastri d'argento 2017[3], sia il Ciak d'oro rivelazione dell'anno.[4]
^Premi Guglielmo Biraghi, su cinemagazineweb.it, 6 giugno 2017. URL consultato l'8 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2018).
^Ciak d’Oro 2017: i vincitori, su cinemagazineweb.it, 8 giugno 2017. URL consultato l'8 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).