Ambientata tra le ville vicentine e Roma,[3] nell'Italia del XIX secolo, la pellicola descrive l'impossibile rapporto d'amore tra Elena Carrer, una nobildonna sposata con il barone di Santa Giulia, un uomo che non la comprende, e Daniele Cortis, suo giovane cugino ed idealista cristiano. Dietro la vicenda, tuttavia, si articola il conflitto tra interesse politico e fede individuale.
Critica
«La trama segue fedelmente il romanzo ma il regista ha saputo imprimere alla vicenda un ritmo abbastanza vivace. L'interpretazione, ottima per certe parti, risulta un po' ineguale.»
(Segnalazioni cinematografiche, vol. 21, 1947)
«Il film [...] è venuto fuori slegato, non sempre logico nei passaggi psicologici ed anche narrativi, a volte addirittura noioso. L'interpretazione, dal suo canto, non è granché, tranne per quanto riguarda Gino Cervi.»