Damat Gürcü Halil Rifat Pascià

Damat Gürcü Halil Rifat Pascià
NascitaGeorgia, 1795 circa
MorteCostantinopoli, 3 marzo 1856
Dati militari
Paese servitoImpero ottomano
Forza armataMarina ottomana
GradoCapitan pascià
voci di militari presenti su Wikipedia

Damat Gürcü Halil Rifat Pascià in Turco-ottomano: داماد کرجی خلیل رفعت پاشا (Georgia, 1795 circa – Costantinopoli, 3 marzo 1856) è stato un ammiraglio ottomano di origine georgiana.

Carriera

Halil Rifat Pascià era uno schiavo, un protetto e successivamente un rivale di Koca Mehmed Hüsrev Pascià. Fu ambasciatore in Russia dal 1829 al 1830.[1] Fu nominato Capitan pascià (grande ammiraglio) per quattro volte dal 1830 al 1832, 1843-1845, 1847-1848 e 1854-1855,[2] così come fu presidente del Consiglio Supremo degli Ordini Giudiziari ("Meclis-i Vâlâ") dal 1842 al 1845 e 1849-1850. Servì anche come serasker dal 1836 al 1838 e dal 1839 al 1840. Questo lo mise in una buona posizione per costruire e mantenere un gruppo di conservatori, di solito in alleato con Hüsrev Pascià.[3]

Famiglia

Halil Rifat ebbe tre mogli:

  • Fülane Hanim. Moglie sconosciuta da cui divorziò per sposare Saliha Sultan. Da lei ebbe almeno un figlio:
    • Ali Bey, ambasciatore in Austria. Ebbe a sua volta un figlio:
      • Ali Füad Ürfi Bey. Sposò Ayşe Şadıka Hanımsultan, figlia di Cemile Sultan, figlia del sultano Abdülmecid I e nipote del sultano Mahmud II. Da lei ebbe due figlie:
        • Kerime Hanım
        • Naime Hanım
  • Saliha Sultan. Figlia del sultano Mahmud II, si sposarono il 22 maggio 1834 e rimase vedovo nel febbraio 1843. Il matrimonio fu infelice, ma da lei ebbe due figli e una figlia:[4][5][6][7]
    • Sultanzade Abdülhamid Bey Efendi (2 marzo 1835 - marzo 1837).
    • Sultanzade Cavid Bey Efendi (1837 - ?).
    • Ayşe Şadıka Hanımsultan (1841 - 1886). Sposò Server Pascià, figlio di Said Server Efendi. Ebbe almeno tre figlie:
      • Ayşe Hanim.
      • Azize Hanim. Sposò Hariciyeci Suad Bey ed ebbe due figli, Ziya Songülen e Mahmud Bey, e una figlia, Fehire Hanim.
      • Fatma Hanim. Sposò Fehmi Bey, figlio del gran visir Mehmed Esad Saffet Pascià, ed ebbe un figlio, Halil Bey, e una figlia, Belkis Hanim.

Dopo la morte di Saliha, sposò:[8]

  • Ismet Hanim. Da lei ebbe un figlio:
    • Asaf Mahmud Celaleddin Pasha (1853 - 1903). Ebbe tre mogli:
      • Hacer Hanim. Da lei ebbe un figlio:
        • Halil Rifat Bey
      • Iffet Hanim. Da lei ebbe due figli:
        • Ali Füad Bey
        • Asım Bey
      • Seniha Sultan, figlia del sultano Abdülmecid I. Si sposarono nel febbraio 1877 e da lei ebbe due figli:
        • Sultanzade Mehmed Sabahaddin (13 febbraio 1879 - 30 giugno 1948). Ebbe due mogli e una figlia.
        • Sultanzade Ahmed Lütfullah Bey. Ebbe due mogli, Kamran Hanim e una donna ungherese da cui ebbe un figlio, Nadi Bey.

Morte

Hali Rifat Pascià morì a Costantinopoli il 3 marzo 1856.[9]

Note

  1. ^ (EN) Historical Abstracts: Modern history abstracts, 1450-1914, Volume 49, Issues 3-4, Clio, American Bibliographical Center, 1998, p. 757.
  2. ^ (EN) Virginia H. Aksan, Ottoman Wars, 1700-1870 : an Empire Besieged., Taylor and Francis, 2014, p. 409, ISBN 978-1-317-88402-6, OCLC 868490033. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Ezel Kural Shaw e Mazal Holocaust Collection, History of the Ottoman Empire and modern Turkey, Cambridge University Press, 1976-1977, pp. 36, 69, 487, ISBN 0-521-21280-4, OCLC 2346036. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  4. ^ (TR) Uluçay, M. Çağatay., Padişahların kadınları ve kızları, Türk Tarih Kurumu Basımevi, 2001, p. 190, ISBN 978-975-437-840-5, OCLC 949604569. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  5. ^ (TR) approximately Ahmet Lutfı̂, Vak'anüvı̂s Ahmed Lûtfı̂ Efendi tarihi, 1. baskı, Türkiye Ekonomik ve Toplumsal Tarih Vakfı, 1999, p. 827, ISBN 975-08-0074-5, OCLC 44065146. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  6. ^ (TR) Aynur, Hatice., Saliha Sultan'ın düğününü anlatan surnâmeler, 1834 : inceleme, tenkitli metin ve tıpkıbasım., Harvard Üniversitesi Yakındoğu Dilleri ve Medeniyetleri Bölümü, 1995, p. 8, OCLC 34479673. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  7. ^ (TR) Mehmet Nermi Haskan, Eyüp Sultan tarihi, Eyüpsultan Belediyesi, 2008, p. 463, ISBN 978-975-6087-04-6, OCLC 949551647. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  8. ^ (TR) Ahmet Malatyalı e İrfan Çalışan, Tarihi, kültürü ve sanatıyla Eyüpsultan Sempozyumu, IX : tebliğler, Eyüp Belediyesi Kültür ve Turizm Müdürlüğü, 2005, ISBN 975-6087-02-1, OCLC 69674263. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  9. ^ (TR) Mehmet Nermi Üsküdar Araştırmaları Merkezi, Yüzyıllar boyunca Üsküdar, Üsküdar Belediyesi, 2001, p. 1402, ISBN 975-97606-0-6, OCLC 54096292. URL consultato il 19 gennaio 2022.

Voci correlate