Cristoforo di Romagna (1172 circa – Cahors, 31 ottobre 1272) è stato un presbitero italiano dell'Ordine dei frati minori; il suo culto come beato è stato confermato da papa Pio X nel 1905.
Biografia
Secondo una Vita redatta da Bernardo da Bessa nel 1304, Cristoforo era originario della Romagna e fu il fondatore del convento francescano di Cahors, dove si spense all'età di circa 100 anni il 31 ottobre 1272, dopo 55 anni di vita religiosa e dopo essere stato sacerdote parrocchiale fino al 1217.[1]
Per alcuni storici del Seicento, Cristoforo proveniva da Cesenatico ed era stato parroco di Santa Maria di Valverde, ma l'ipotesi non è suffragata da nessun documento antico (inoltre il castello e il porto di Cesenatico furono fondati solo dopo la morte di Cristoforo).[1]
Il culto
Gli ugonotti devastarono e incendiarono il convento di Cahors nel 1580 e dispersero le sue reliquie.[1]
Papa Pio X, con decreto del 12 aprile 1905, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 31 ottobre.[3]
Note
- ^ a b c Pietro Burchi, BSS, vol. IV (1964), col. 366.
- ^ Index ac status causarum (1999), p. 420.
- ^ Martirologio romano (2004), p. 844.
Bibliografia
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, LEV, 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano, 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Roma, Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, 1961-1969.