Cristian Brenna (Bollate, 22 luglio 1970) è un arrampicatore e alpinista italiano.
Pratica l'arrampicata in falesia, il bouldering, le vie lunghe e l'alpinismo. Ha gareggiato nelle competizioni di difficoltà e boulder.
Biografia
Ha iniziato ad arrampicare a quindici anni. Dal 1991 ha preso parte alla Coppa del mondo di arrampicata. È salito su un podio di tappa per sette volte, con tre terzi posti, tre secondi posti e un primo posto conquistato a Courmayeur il 4 settembre 1998. Come migliori risultati finali ha ottenuto il terzo posto nella stagione 1996 e nella stagione 2000 e il secondo posto nella stagione 1998, alle spalle di Yuji Hirayama.
In campo europeo ha vinto due medaglie d'argento nella specialità lead, nell'edizione 1998 a Norimberga e nell'edizione 2000 a Monaco di Baviera. Ha inoltre vinto una terza medaglia d'argento nella specialità velocità nell'edizione 1992 a Francoforte.
A livello italiano è stato tre volte campione italiano e ha conquistato tre edizioni della Coppa Italia lead di arrampicata.
Nel 2005 si è ritirato dalle competizioni e si è dedicato all'attività alpinistica.
Nel 2005 effettua la sua prima esperienza di alpinismo extra-europeo, con la spedizione in Pakistan "UP-Project" (ideata da Luca "Rampikino" Maspes, con Hervé Barmasse, Gianluca Bellin, Francesca Chenal, Ezio Marlier, Giovanni Ongaro, Giovanni Pagnoncelli e Fabio Salini). Aprono diverse vie, tra le quali Up & Down sullo scudo del Chogolisa (800 m, 7a/A1) a 5000 metri di quota. Pochi giorni dopo l'apertura Cristian Brenna riesce a liberarla, superando difficoltà fino al 7c.[1]
Nel febbraio 2008, dopo un tentativo nel gennaio del 2007 e un incidente che causa il ritiro a Giovanni Ongaro, assieme a Hervé Barmasse supera l'inviolata parete nord del Cerro Piergiorgio con la via La Routa de l'Hermano (950 m, 6b+/A3). La parete costituiva uno degli ultimi grandi problemi alpinistici in Patagonia ed aveva resistito a molti attacchi, a partire dal tentativo dei Ragni di Lecco (gruppo di cui ora fa parte lo stesso Brenna[2]) guidati da Casimiro Ferrari nel 1985.[3]
Palmarès
Coppa del mondo
Campionato del mondo
Statistiche
Podi in Coppa del mondo lead
Falesia
Lavorato
- 9a/5.14d:
- Underground - Massone (ITA) - 25 maggio 2005 - Via di Manfred Stuffer del 1998[4]
- 8c+/5.14c:
- Les Sindicalistes - Cornalba (ITA) 13 dicembre 2001 - Seconda salita della via di Beppe Dallona[5]
- Vitamania - Annot (FRA) - 10 aprile 2001[6]
- Alien carnage - Castillon (FRA) - 20 dicembre 2000
- The big mother - Erto (ITA) - 12 dicembre 2000 - Seconda salita della via di Luca Zardini[7]
- L'Avaro - Tetto di Sarre (ITA) - 1º giugno 1999 - Seconda salita della via di Alberto Gnerro[8]
- La Connexion - Orgon (FRA) - 1999
- Le Bronx - Orgon (FRA) - 1999
- Noia - Andonno (ITA) - 1999
- Hasta La Vista - Mount Charleston (USA)
A vista
Una decina di 8b a vista e un 8b+: Mortal Kombat a Castillon (FRA).
Vie lunghe
Nel maggio 2003 libera la storica via Itaca nel Sole in Valle Orco, aperta da Gian Piero Motti e Guido Morello nel 1975, con difficoltà fino all'8b su protezioni tradizionali.[9]
Nel 2002 ha accompagnato Mauro Bole nella salita di Bellavista sulla Cima Ovest di Lavaredo.[10]
Note
- ^ Up & Down free per Brenna sullo Scudo del Chogolisa, su planetmountain.com, 11 luglio 2005. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ A-Z Tutti i Ragni, su ragnilecco.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ Vinicio Stefanello, La strana coppia Cristian Brenna ed Hervé Barmasse sul Cerro Piergiorgio, su planetmountain.com, 13 febbraio 2008. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ Non sono più Underground by Cristian Brenna, su planetmountain.com, 1º giugno 2005. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ 'Les Syndacalistes' per Cristian Brenna, su planetmountain.com, 14 dicembre 2001. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ Vitamania 8c+ (Annot) per Cristian Brenna, su planetmountain.com, 11 aprile 2001. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ 'The Big Mother' (Erto), per Cristian Brenna, su planetmountain.com, 14 dicembre 2000. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ Cristian Brenna, su planetmountain.com, 1º novembre 1998. URL consultato il 21 gennaio 2012.
- ^ Free Itaca nel Sole, Valle dell'Orco, su planetmountain.com, 20 maggio 2003. URL consultato il 21 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2011).
- ^ Bellavista e Bubu Bole, su planetmountain.com, 19 settembre 2002. URL consultato il 21 gennaio 2012.
Collegamenti esterni