Questo grande erbivoro aveva un aspetto davvero impressionante. Con una lunghezza che nelle forme più grandi poteva raggiungere i sei metri e un peso che arrivava alle due tonnellate, il cotilorinco è il più grande pelicosauro rinvenuto finora. La testa, corta e piccolissima rispetto al resto del corpo, era a forma di scatola, dotata di denti simili a incisivi nella parte frontale, e attaccata al corpo tramite un collo brevissimo; il corpo, invece, era eccezionalmente largo e piatto, mentre le zampe erano robustissime, munite di grandi artigli e sporgevano ai lati dell'animale. La coda, lunga e robusta, era forse l'unico aspetto normale del cotilorinco.
Classificazione
I suoi parenti sono da ricercare tra i pelicosauri primitivi conosciuti come caseidi (tra cui Casea), vissuti qualche milione di anni prima e di dimensioni molto minori. Di questo animale si conoscono due specie: Cotylorhinchus hancocki, la più grande, e Cotylorhynchus romeri, uno scheletro della quale è conservato al Museo di Storia Naturale di Milano.
Un genere affine a Cotylorhynchus, Alierasaurus, è stato recentemente scoperto in Sardegna[1] ed è il primo fossile di sinapside non mammifero scoperto in Italia.
Stile di vita
Il corpo larghissimo e piatto poteva forse funzionare in un modo analogo alla "vela" del famoso dimetrodonte: aumentando la superficie corporea, il cotilorinco poteva riscaldarsi più in fretta degli altri animali della sua epoca, e quindi essere attivo prima.
Note
^National Geographic Italia, su nationalgeographic.it. URL consultato il 30 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
Stovall, JW et al. The Postcranial Skeleton of the Giant Permian Pelycosaur Cotylorhynchus romeri.