Dopo il terremoto del 1878 e fino alla morte ha diretto la stazione sismologica di Mineo, portandola ad alti livelli e ricevendo numerosi riconoscimenti. L'Osservatorio da lui fondato rimase in attività fino alla sua morte.[1]
Oltre ad essere stato ispettore della Società sismologica italiana, è stato anche un apprezzato fotografo scientifico e si è dedicato principalmente a fotografare le manifestazioni meteorologiche come i temporali. Gli apparecchi fotografici utilizzati da Guzzanti sono raccolti nel Museo di Sismologia e di Meteorologia di Mineo.
Diverse apparecchiature (microsismoscopi, registratori sismici ecc.) costruite o modificate dal sismologo menenino sono conservati presso istituzioni scientifiche italiane come l'Osservatorio astronomico di PalermoGiuseppe S. Vaiana.
^ Emilia Costantini e Maria Latella, E l'«Ottavo nano» prende di mira i silenzi in tv, in Corriere della Sera, 21 marzo 2001. URL consultato il 31 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).